Bonifiche da Pcb e diossine della Caffaro nuove regole per procedere senza rischi

Un gruppo di lavoro tecnico stilerà il vademecum da seguire di Federica Pacella

Il direttore generale della Asl di Brescia Carmelo Scarcella presenta il manuale

Il direttore generale della Asl di Brescia Carmelo Scarcella presenta il manuale

Brescia, 10 luglio 2015 - Un vademecum per le bonifiche da Pcb e diossine della Caffaro. Asl di Brescia istituirà un nuovo gruppo di lavoro all’interno del Comitato tecnico scientifico che segue il Sin Caffaro, con Arpa, Comune e Medicina del lavoro della Statale per definire le procedure che devono essere adottate durante una bonifica, a tutela di chi ci lavora e per la preservazione dell’ambiente esterno.

«La sollecitazione è arrivata dal Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro - ha spiegato il direttore sanitario Francesco Vassallo - anche in vista delle bonifiche nelle scuole». Il riferimento è alla Deledda-Calvino di Chiesanuova, dove Asl aveva comunque indicato le dovute prescrizioni per il cantiere. Il gruppo di lavoro si riunirà nelle prossime settimane. Vassallo lo ha spiegato nel corso della presentazione della guida aggiornata sul caso Caffaro, predisposta da Asl con Arpa e Università di Brescia e approvata dal Comitato tecnico scientifico. Presente per il Comune Marco Pozzi, presidente della commissione ambiente.

La guida, disponibile anche in formato digitale sul sito di Asl, aggiorna quella del 2013 con i risultati delle nuove analisi fatti negli ultimi anni con le campagne epidemiologiche di Asl.

Emerge così che se, secondo il rapporto Sentieri del 2014 per melanoma, linfoma non-Hodgkin e tumore alla mammella, Brescia, Castegnato e Passirano presentano un eccesso di incidenza rispetto al centro-Nord, le successive indagini Asl hanno rilevato un’incidenza più elevata rispetto alla Lombardia solo per il tumore al seno.

«Abbiamo tenuto conto - commenta Fabrizio Speziani, direttore dipartimento prevenzione - di suggerimenti che ci sono arrivati in merito alla prima guida. Con un linguaggio semplice i cittadini potranno avere un quadro aggiornato su quanto è stato fatto». I risultati degli studi che sono ancora in corso, come quello del tumore al seno e dell’orto sperimentale, saranno presentati a dicembre, in un evento pubblico, come quelli già organizzati da Asl con Istituto superiore di sanità.

«A dicembre scade il mio mandato - ha spiegato il direttore Carmelo Scarcella - e, vista la riforma sanitaria della Regione, finisce anche l’epoca delle Asl, che saranno superate dalle Agenzie di tutela della salute. L’incontro pubblico sarà l’occasione per cristallizzare tutte le indagini svolte». Quelle non ultimate, come la ricerca sul linfoma non-Hodgkin, saranno comunque portate avanti anche dopo lo scadere dell’Asl.