Orso nei boschi del Bresciano, giovane maschio fotografato nella valle di Inzino

Il nuovo arrivato si aggirava tranquillo da solo tra tra Malga Costarica e la baita dei Sock, vicinissimo a un paese non distante dal lago d’Iseo

L'orso immortalato dalla foto trappola

L'orso immortalato dalla foto trappola

L’orso è sempre più vicino ai centri abitati e al fondo valle e, apparentemente, diretto più a sud rispetto al Trentino, dove 20 anni fa è stato reimmesso, dopo che si era estinto. Mentre si cerca di chiarire chi sia l’orso che ha ucciso il povero Andrea Papi, runner 26enne, se Gaia JJ4 per difendere i suoi cuccioli o un esemplare maschio che non aveva intenti predatori ma si è scontrato col giovane, nel Bresciano gli avvistamenti sono sempre più numerosi.

Nella notte tra il tre e il quattro maggio un giovane esemplare maschio è stato ripreso da una fototrappola tra Malga Costarica e la baita dei Sock, nella valle di Inzino e in territorio di Gardone Valtrompia: vicinissimo a un paese di grandi dimensioni e non distante dal lago d’Iseo, che è sull’altro versante della montagna passando dalla Croce di Marone o salendo vero Santa Maria del Giogo, verso Sulzano.

A confermare l’avvistamento dell’orso, che pare fosse solo e si aggirasse tranquillamente nel bosco, è stata la polizia provinciale, che ora dovrà cercare di capire se fosse un esemplare "collarato", già visitato e segnalato, o un nuovo arrivato, come suggerirebbe l’apparente giovane età.

Recentemente nel Bresciano non sono mancati gli avvistamenti di orsi, ma mai così vicino a grandi centri abitati e al lago d’Iseo. Una mamma con tre cuccioli vive tra Storo e Bagolino almeno da un anno, mentre altri esemplari sono stati visti nella zona di Cedegolo, al Tonale e in Valle Sabbia. Di certo sono passati M74 e M76 (maschi di 3 anni), M54 e M55 (di 5 anni).

Nessun allarmismo ma un attento monitoraggio in Valtellina, nel comune di Caiolo, dopo che un orso, nei giorni scorsi, ha devastato un apiario. Il passaggio a una quota bassa, circa 700 metri di altezza col fondovalle che tocca i 350 metri, in una zona a ridosso della valle del Livrio, ha costretto gli amministratori ad avvisare la popolazione del possibile pericolo.

"Il passaggio dell’orso ci è stato segnalato dal proprietario dell’apiario che l’animale ha distrutto – dice il sindaco di Caiolo, Primavera Farina –. Noi abbiamo informato della presenza e chiesto agli abitanti e a chi si addentra nei boschi della zona di prestare attenzione e di informare le autorità competenti qualora si scorgessero orme del plantigrado. Ora se ne stanno occupando le guardie provinciali. Non vogliamo fare però troppo allarmismo, anche l’anno scorso un orso è passato nei nostri boschi".

Nessun allarmismo, ma il timore cresce: "La gente è preoccupata dalla presenza di un orso nei boschi della zona – dice il sindaco di Albosaggia, Graziano Murada –. Credo che il problema sia solo all’inizio e che nei prossimi anni, con l’aumento naturale del numero degli orsi, si amplificherà. Mi auguro che le autorità competenti trovino una soluzione a una problematica che va in qualche modo affrontata".