MILLA PRANDELLI
Cronaca

Brescia, ragazzina di 15 anni molestata due volte in treno. La madre: “Mia figlia non dorme più”

Sabato l’episodio sul treno per Marone identico a quello vissuto pochi mesi fa. In entrambi i casi è stata lo stesso controllore donna a prestarle soccorso. La mamma della vittima chiede più controlli e si sfoga: “Molti hanno visto ma nessuno è intervenuto”

Brescia, ragazzina di 15 anni molestata due volte in treno. La madre: “Mia figlia non dorme più”

Brescia – “Mia figlia non vuole più andare a scuola e salire su un treno perché è stata molestata due volte”. A raccontare è una donna che vive sul lago d’Iseo, con la figlia di 15 anni. Sabato la ragazzina era sul treno che da Brescia, alle 14.32, parte per Marone.

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La madre della ragazzina chiede più controlli sui treni e nelle stazioni

“Mia figlia – spiega la madre – si è seduta da sola. Inizialmente gli altri tre sedili erano liberi. Un uomo sui 40 anni si è seduto di fronte a lei e ha iniziato a toccarsi i genitali in modo molto esplicito. Nel frattempo le fissava le parti intime e tentava di sfiorarla. Lei si è spostata il più possibile e si è coperta con la giacca, mentre lui le chiedeva di spogliarsi. In preda al terrore è scappata ed è andata in un altro vagone. Mi ha detto di essere scoppiata in lacrime. Molti hanno visto ma nessuno l’ha aiutata. Per fortuna è arrivata un controllore donna che ha capito cosa è accaduto e l’ha aiutata e rassicurata rimanendo con lei fino a quando è scesa dal treno”.

La ragazzina è stata oggetto di attenzioni sgradite anche a ottobre. “Quella volta è stato anche peggio – sottolinea la mamma –. È stata importunata da un signore di mezza età, calvo. Anche in quel caso mia figlia è scappata e, casualmente, a rassicurarla è stata la stessa controllore donna”. La studentessa è molto turbata. “Non la ritireremo da scuola, ma al ritorno andremo a prenderla. Proverà a risalire sul treno al mattino, quando ci sono ragazzine che conosce. Abbiamo deciso di rivolgerci a uno psicologo, perché dopo sabato fa fatica a dormire». Ieri la donna è andata dai carabinieri di Marone a sporgere denuncia. Intanto lancia un appello: “Sui treni ci siano maggiori controlli, altre hanno avuto la stessa esperienza”.