Omicidio di Manuela Bailo, quel litigio con Fabrizio Pasini un anno fa

L'episodio ripreso dalle telecamere della casa di Nave

Manuela Bailo e Fabrizio Pasini immortalati dalle telecamere di videosorveglianza

Manuela Bailo e Fabrizio Pasini immortalati dalle telecamere di videosorveglianza

Brescia, 30 agosto 2018 - Manuela e quelle ferie programmate dall’amante con la moglie e i figli, un problema in grado di suscitare tensioni tra i due. Un ostacolo che si frapponeva tra la 35enne di Nave, in attesa di vivere la storia con Fabrizio Pasini alla luce del sole, e l’uomo, che invece la notte tra il 28 e il 29 luglio, proprio poco prima di partire con la famiglia, l’ha uccisa. Per quale motivo, ancora, non è chiaro.

Agli atti del fascicolo per l’omicidio di Manuela Bailo, secondo la Procura stordita da una botta in testa e poi finita con una netta coltellata alla gola, secondo il reo confesso invece caduta dalle scale durante una banale lite scaturita dalla gelosia per un tatuaggio, c’è anche questo: un acceso diverbio tra Manuela e l’ex sindacalista registrato dalle telecamere di casa Bailo-Sandri a Nave nell’estate 2017. Perché Pasini aveva annunciato la partenza imminente per le ferie con moglie e figli. Quando a lei, in quelle immagini in lacrime, aveva lasciato credere che il suo matrimonio fosse finito.

L’evento scatenante della catena di eventi sfociata poi nel delitto compiuto tra le quattro e le sei del 29 luglio nella casa della madre di lui a Ospitaletto? Chi indaga ritiene scarsamente credibile la tesi dell’incidente. Addirittura sospetta che l’omicidio sia frutto di lucida premeditazione. Al vaglio ci sono una serie di coltelli e di oggetti sequestrati durante i sopralluoghi a Ospitaletto, potenziali armi compatibili con le ferite riscontrate sulla povera Manuela. Ma anche la loro collocazione al momento del rinvenimento, indicativa di un eventuale spostamento ad hoc da parte del 48enne, puo’ tradire le sue reali intenzioni