LUCA MARINONI
Cronaca

Castelcovati in festa per il restauro del Santuario di San Marino

Venerdì 31 maggio l'intera comunità della piccola cittadina bresciana saluterà la fine di un lungo intervento che ha riportato l'amata chiesetta ai suoi originari splendori

Gli ultimi ritocchi a conclusione dell'intervento sulla statua della Madonna Addolorata

Gli ultimi ritocchi a conclusione dell'intervento sulla statua della Madonna Addolorata

Castelcovati (Brescia) – Domani, venerdì 31 maggio, la comunità di Castelcovati, località adagiata nella Bassa Bresciana, vivrà una sera particolarmente emozionante e ricca di significato. La messa che chiuderà il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna sarà celebrata infatti nel piccolo Santuario di San Marino e sarà l’occasione per presentare ai fedeli covatesi (e non solo) lo splendido risultato del lungo intervento di restauro che ha interessato l’edificio sacro tanto caro agli abitanti di Castelcovati e che è terminato proprio nei giorni scorsi con la conclusione del recupero della statua della Madonna Addolorata, che si trova proprio nella cappella adiacente al cimitero.

Un compito molto impegnativo, che è stato condotto a termine in modo brillante dallo staff del restauratore bresciano Leonardo Gatti, che così sintetizza con soddisfazione i tratti salienti del lavoro eseguito: “Il Santuario di San Marino merita assolutamente di essere visto, sia per il suo valore storico-artistico che per il suo significato religioso. La chiesetta del cimitero risale al 1400, mentre la statua di Maria Addolorata viene datata tra il 1500 e il 1600. L’altare di San Marino, dove è collocata la statua della Madonna, è invece un po’ più tardo. L’edificio ha subìto diversi interventi di restauro (che purtroppo non hanno certo giovato alle caratteristiche originali) nel corso degli anni, compreso quello effettuato nella metà del secolo scorso. Sin dall’inizio di questo incarico il nostro obiettivo è stato quello di riportare al suo splendore originale l’intero Santuario, anche perché si tratta di un edificio sacro al quale l’intera comunità di Castelcovati guarda con una devozione del tutto speciale”.

A tal proposito lo stesso professor Gatti sottolinea un particolare di indubbio rilievo: “Nella Chiesetta sono contenuti numerosi ex voto, che ricordano le grazie ricevute proprio chiedendo l’intercessione della Madonna Addolorata, ma è facendo un giro tra le lapidi del cimitero attiguo che ci si può rendere conto della grande devozione che esiste, visto che molte lapidi, vicino alla foto del defunto, affiancano pure l’immagine sacra della Madonna del Santuario di San Marino per chiedere a lei di accompagnare la persona cara nel suo viaggio verso l’Aldilà”.

A livello strettamente tecnico il restauratore bresciano sintetizza quanto eseguito insieme al suo staff: “All’inizio ci siamo trovati di fronte a condizioni seriamente compromesse, ma, nonostante i diversi intoppi ai quali abbiamo dovuto far fronte (a cominciare dallo stop imposto dall’emergenza Covid), siamo riusciti a riportare il Santuario di San Marino nelle condizioni originali. Ultimo passo del nostro lavoro è stato il restauro della statua della Madonna Addolorata. Un’immagine che rappresenta il centro del culto nella Chiesetta. Abbiamo esaminato con cura i colori e riprodotto le tinte originali, così da poter restituire ai fedeli covatesi l’effige alla quale sono tanto devoti. Un intervento che abbiamo portato avanti con cura e attenzione e che verrà illustrato nei dettagli a giugno agli abitanti di Castelcovati”.

Il parroco don Jordan Coraglia guarda già avanti: “Il recupero della statua di Maria Addolorata rappresenta un motivo di grande soddisfazione per i nostri parrocchiani, che non solo hanno ritrovato un’immagine alla quale sono particolarmente devoti, ma hanno così la certezza che a ottobre del 2025, in occasione delle feste quinquennali, la statua di Maria verrà portata solennemente in processione alla Parrocchiale, dove rimarrà per tutta la durata delle festività prima di fare ritorno alla sua abituale dimora. Adesso – è l’auspicio finale di don Coraglia – speriamo di poter completare la raccolta fondi già in corso, necessario per coprire i costi del restauro. Ringrazio a tal proposito tutte le persone che hanno mostrato la loro generosità e mi auguro che potremo continuare insieme questo percorso e raggiungere definitivamente l’obiettivo che ci siamo prefissati anche dal punto di vista economico”.