Caccia al bostrico. "Distrugge i nostri boschi"

Arriva da Pisogne l’allarme sull’insetto che si ciba di alberi in Valle Camonica

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Tempi duri per i boschi dell’alto Sebino e della bassa Valle Camonica, presi d’assalto dal bostrico: un insetto che uccide gli abeti rossi, di cui la Camunia è ampiamente popolata. "Dopo i danni della tempesta Vaia, che ha distrutto ettari dei nostri meravigliosi boschi e che lascerà segni nelle foreste pisognesi per anni – spiega il guardabosco Giueppe Quetti, che è anche poliziotto locale a Pisogne - si prospettano problemi ancora maggiori per causa del bostrico, che sta falcidiando non solo i nostri abeti rossi, ma molti altri alberi, senza lasciare loro alcuno scampo, sono insetti insidiosi, che richiamano altri predatori, che fanno male agli alberi. Su richiesta della guardia boschiva comunale di Pisogne nei giorni scorsi è stata fatta una verifica sul territorio montano della zona, dove ettari di pecceta stanno scomparendo. Migliaia di abeti rossi stanno perdendo gli aghi: sintomo che il bostrico ha già fatto il suo lavoro. Questo perfido e insidioso insetto si e messo sotto la corteccia cibandosi della linfa. Poi ha depositato le uova che a loro volta stanno attirando altri insetti e cosi migliaia di abeti rossi stanno seccando in silenzio".

La situazione, secondo il guardaboschi sarebbe critica. "È stato fatto un sopralluogo con la Comunità montana del Sebino e il consorzio forestale Sebinfor per localizzare e inserire in mappa tutte le zone colpite. Decine e decine di ettari comunali e privati a rischio e che dovranno esser abbattuti - spiega Quetti -. Il rischio è quello di perdere un patrimonio boschivo di inestimabile valore. Dobbiamo, tutti, darci da fare, per tutelare le aree del Sebino e della Valle Camonica. Si parla molto di Unesco e di siti. I nostri alberi valgono forse meno dei muri edificati dai nostri antenati? Io non lo credo".

Milla Prandelli