FEDERICA PACELLA
Cronaca

Brescia, Protezione Civile: "Il nostro sistema ha retto, spero non serva ancora"

Il bilancio dell’attività da inizio anno. Non solo emergenza Covid, ma anche un’estate con molti eventi calamitosi

di Federica Pacella

"Il sistema è testato, speriamo di non doverlo rimettere in moto". È l’auspicio di Antonio Bazzani, consigliere della Provincia di Brescia con delega alla Protezione Civile, che, con i suoi 5 mila volontari, ha garantito la distribuzione di dispositivi di protezione individuale ai Comuni durante la fase più critica dell’epidemia in primavera. Allora il problema era la reperibilità delle mascherine, arrivate in ritardo rispetto all’inizio dell’emergenza. "Abbiamo delle scorte – assicura Bazzani – nella sede di via Musei, che possono essere utili all’occorrenza. Rispetto a marzo, oggi realtà come le scuole ricevono la fornitura di mascherine autonomamente, senza passare dalla Protezione Civile. In caso di emergenza, saranno gli enti preposti, come la Regione, a fornirci i Dpi, che poi noi distribuiremo con un sistema che è ormai rodato".

L’andamento dei contagi è costantemente monitorato. "Mappiamo i Comuni che hanno registrato i nuovi casi – spiega Elena Maccaferri – facciamo valutazioni sulle medie settimanali, per registrare eventuali trend". L’ultimo report dice, ad esempio, che dall’1 all’8 ottobre i casi nel Bresciano sono aumentati del 15% rispetto alla settimana precedente; scorrendo i numeri, emerge come, dopo il picco di maggio, gli incrementi siano costantemente scesi fino a luglio, per poi avere un balzo a fine agosto, decresciuto ulteriormente fino a fine settembre e quindi risalito ad ottobre.

"Siamo sempre pronti, a disposizione", commenta Enrico Musesti, presidente del Comitato di coordinamento del volontariato di Protezione Civile a cui fanno capo le 149 organizzazioni bresciane. Oltre all’emergenza Covid, in questi mesi è proseguita l’attività tradizionale. La formazione ha registrato un boom di richieste con 500 iscritti di cui 401 formati con esito positivo al test. Sono inoltre stati eseguiti gli interventi conseguenti ad eventi meteo avversi, quali nubifragi e frane. Una decina le attività per la ricerca di persone scomparse.

"È stata un’estate problematica – ricorda Augusto Pedrotti – perché siamo stati colpiti da eventi metereologici difficili da gestire, che hanno portato a mettere in campo un centinaio di squadre". In calendario per l’11 ottobre c’è ‘Io non rischio’, la campagna di comunicazione che per tema ha le buone pratiche di protezione civile, che si svolgerà in digitale. "Per Brescia cercheremo di sensibilizzare anche sul rischio sismico – racconta Maria Ferrari – avremo dirette Facebook ed eventi sui social".