REDAZIONE BRESCIA

Brescia, i parchi cittadini sono ostaggio di bande di baby-vandali

Un Consiglio di quartiere ha istituto un “tavolo minori” per affrontare il fenomeno delle frequenti azioni di giovanissimi teppisti

Libri della mini-biblioteca del parco dati alle fiamme insieme alla panchina sotto i quali erano stati accatastati. È solo l’ultimo di una serie di episodi accaduti al parco di via Gadola, a Casazza, nella notte tra domenica e lunedì scorso, attorno alle 4,40. Le telecamere private del bar hanno ripreso la ‘bravata’ messa in atto da un gruppetto di giovanissimi. Difficile dire se siano gli stessi che organizzano scorribande tra Casazza e altri parchi cittadini, preferibilmente lungo l’asse della metropolitana, ma certo è che il fenomeno preoccupa i residenti. Mara Berardelli, titolare del bar del parco di Casazza, non si stanca di segnalare alle forze dell’ordine ogni singolo episodio, nonché di ripulire tavoli e panchine dai rifiuti abbandonati.

"Arrivano in gruppi di 10, 20 a volte anche 50 ragazzi, minorenni. Si salutano, anche sputando – racconta – poi mettono in atto qualcosa. A volte spaccano bottiglie di vetro in giro, rompono i giochi dei più piccoli, rubano le biciclettine, tirano petardi, fanno le corse con i carrelli del vicino supermercato. Il tutto dura 7, 8 minuti, durante i quali filmano le loro imprese. Dopo di che, tutto ad un tratto, scappano via, apparentemente senza motivo". Una dinamica che farebbe pensare ad un gioco, magari legato a sfide sui social, per vincere la noia. "Non sono sempre gli stessi – continua Berardelli - né sono ragazzi di Casazza, altrimenti li conosceremmo. Io vedo ragazzini annoiati, che forse si divertono così. Mi preoccupa molto: questo è solo l’inizio, se continua così avremo paura ad uscire di casa". I controlli non mancano, anche se qualche telecamera in più nei parchi gioverebbe. La sensazione, però, è che non basta la repressione (seppur serva, quanto meno per coinvolgere le famiglie degli interessati). La diffusione di episodi di vandalismo e risse tra i parchi ed il centro storico (per due ragazzini classe 2005, è scattata la denuncia penale da parte della Polizia Locale per una rissa in piazza Vittoria) evidenzia una situazione più complessa, da affrontare anche sul fronte educativo.

"Non è un problema solo di Casazza – racconta Berardelli – se non vengono qui, vanno altrove". Anche per questo, il Consiglio di quartiere (di cui Berardelli fa parte) ha istituito un tavolo minori, coordinato dalla vicepresidente Gloria Gobetto, che è stato aperto a tutti i Consigli della zona Nord: Prealpino, Sant’Eustacchio, Borgo Trento, San Bartolomeo, Mompiano. "Questi episodi – spiega il presidente del Cdq Luca Pomarici – nascono da più di un anno di costrizioni e sono emersi in modo più violento nei primi mesi dell’anno. Non è un problema solo del nostro quartiere, ma direi di tutto il Paese. La prima reazione sarebbe di chiedere più sicurezza e più controlli, ma, ragionando sulla complessità del tema, abbiamo scelto la strada di offrire proposte di coinvolgimento dei ragazzi, che possano fornire opportunità diverse rispetto a bere, fumare e fare disastri. Noi partiamo, ma da soli non possiamo fare niente: serve il coinvolgimento di tutta la città. La nostra idea è di identificare la nostra proposta e poi condividerla con altre realtà e con il Comune". Federica Pacella