Beve una birra ghiacciata si tuffa dal pontile e muore

Vittima un cameriere originario della Sardegna. Altro dramma nel Parco della Mella

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di Beatrice Raspa

Beve un birra fredda, si tuffa nel lago e muore. È un bollettino di guerra ormai quello che si registra in questa estate arroventata sui laghi, dove sono all’ordine del giorno i drammi dei bagnanti annegati.

Ieri pomeriggio in provincia di Brescia ci sono state due vittime. Il primo allarme è scattato alle 17, a Limone sul Garda.

A perdere la vita, Antonio Pala, 35enne di Cagliari, cameriere-barista dipendente stagionale dell’hotel Astoria. L’uomo, a quanto si è appreso, durante una pausa del lavoro aveva deciso di fare due bracciate nelle acque che si aprono di fronte al lungolago Marconi. Qualcuno sostiene di averlo visto bere un birra ghiacciata prima di lanciarsi in acqua.

Quel che è certo è che il barista si è buttato nel lago da un pontile e con ogni probabilità ha avuto un malore. Forse una congestione, favorita dallo sbalzo termico drastico.

Sul posto si sono precipitati i mezzi della Guardia costiera di Salò, l’ambulanza della Croce bianca, l’elisoccorso da Trento, i vigili del fuoco. Il povero Antonio Pala a stretto giro è stato individuato sul fondale, a sei metri di profondità. Affidato ai sanitari del 118 per tentare le manovre di rianimazione, è stato tutto inutile: era già morto. Un’ora dopo, qualche minuto dopo le sei del pomeriggio, ecco il secondo allarme, questa volta partito da Poncarale, nella Bassa.

Un anziano si è sentito male mentre si trovava a ridosso di uno dei laghetti del parco del Mella per pescare ed è caduto in acqua. Molto conosciuto negli ambienti della pesca sportiva, anche nazionale, il pensionato è stato ripescato dai vigili del fuoco privo di vita. .