BEATRICE RASPA
Cronaca

Bimba scomparsa, la mamma: "Hanno portato via la mia Iushra"

La donna rompe il silenzio. E assicura: "Mia figlia è ancora viva"

Iuschra, la bimba scomparsa

Serle (Brescia), 28 luglio 2018 -  Khanam Must Nurunnahar fissa il cellulare. Aspetta notizie, scorre di continuo le foto. «Guarda qui come è bella Iushra. Vuole truccarsi da sola, si mette il rossetto, le piacciono i vestiti». Anche Khanam, 34 anni, ha un debole per i colori. Si capisce. I capelli raccolti sotto il foulard chiaro, l’abito tradizionale rosso sgargiante spento da una tristezza profonda. Da dieci giorni la figlia primogenita, 11 anni, autistica, non torna a casa. Si è persa il 19 luglio tra i monti sopra Serle, a Cariadeghe, dove era a un campo estivo con la Fobap-Anffas. Nonostante quasi trecento uomini abbiano esplorato da cima a fondo l’altipiano, ispezionando anche oltre 200 grotte e cavità carsiche, sembra sparita. «Se penso ossessivamente alla stessa cosa mi gira la testa - dice la madre sedendosi su un divano rosso in soggiorno -. Dormo male, fatico a mangiare».

La casa di via Calatafimi in centro a Brescia è un luogo di ritrovo per amici, parenti e bambini, gli amichetti di Ibrahim, 5 anni, e di Ismail, 7, autistico come la sorella Iushra. Dalla camera da letto si sente piangere Fatima, 9 mesi, l’ultima arrivata in famiglia. Le stanze sono un parco giochi con le pareti piene di tracce di pennarelli. È tutto un vociare e rincorrersi. Ma c’è una mancanza incolmabile. «Sento che Iushra è viva – ripete Khanam inframezzando bengalese e italiano -. È una sensazione che mi viene da qui – dice indicandosi il cuore. Non so dove sia. Ma credo sia con qualcuno. Continuate a cercare. Indagate, magari è altrove. Io so solo che l’ho lasciata alla Fopab. La rivoglio indietro. L’aspetto a casa». Md Liton, il capofamiglia, solo le ultime due notti è stato convinto a tornare a dormire. Da quando sua figlia è sparita non si è mai spostato dal campo base delle ricerche a Cariadeghe. Anche ieri i ricercatori, ormai meno di cento - prima erano 285 tra vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri, gente del posto - non si sono arresi. Hanno persino preso in considerazione gli avvistamenti delle persone ritenute inattendibili. Come quello di un trentenne di Serle, che sostiene di avere notato la ragazzina il 20 luglio fuori dall’altipiano, in località Castello di Serle. 

«Cercate neisentieri verso Botticino o verso la Maddalena», ha riferito. Lo stesso luogo peraltro indicato da una delle molte veggenti. Oggi si cercherà ancora. Poi la prefettura farà il punto per capire se smantellare il campo. «Non scrivete che Iushra ha l’istinto di scappare, non è vero che è aggressiva, è solo una ragazzina che ama correre, esplorare e stare all’aperto – spiega Khanam con l’aiuto di Samuel, del Bangladesh come lei, consigliere di quartiere -. Non è mai capitato trascorresse una notte fuori casa. Ismail sì, una volta si è perso al parco, ma la Polizia me l’ha riportato subito. Lei è sempre andata in gita e mai si è allontanata dai compagni». Non è vero nemmeno che potrebbe correre per giorni: «Dopo il grest si infilava nel letto e non si muoveva più». La madre, che gli italiani chiamano Sonia, non pronuncia la parola rapimento. Ma pensa a questa eventualità: «In genere non si fa avvicinare dagli sconosciuti. Ma se è stanca si fida».