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Pallanuoto, eliminata l'Italia di Campagna: "Ma è stata una partita magnifica"

Quarto di finale amarissimo per una strepitosa Italia che si arrende alla Croazia solo al termine dei rigori F.R.

Sandro Campagna, allenatore dell'Italia (Olycom)

Bergamo, 26 giugno 2015 - Quarti di finale dal sapore amarissimo per il Settebello, che è sceso in campo contro la Croazia in un match che per gli appassionati di questo sport era una rivincita, essendo la riedizione della finale olimpica del 2012, vinta dalla Croazia sotto la guida dell’ormai ex CT Ratko Rudic (attuale coach del Brasile, anch’esso impegnato in questa manifestazione).

Nel giorno del 52esimo compleanno del CT Alessandro Campagna si è vista in acqua la miglior nazionale, in quello che secondo il numero 9 azzurro Niccolo’ Gitto è stato il “miglior quarto di finale della giornata”. Gli azzurri infatti si sono arresi per 14 a 12 alla Croazia soltanto ai rigori, al termine di una partita al cardiopalma. A condannare purtroppo l’Italia ai rigori saranno gli errori di Gallo e Di Fulvio, che comunque non vanno a incidere una prestazione definita da Campagna “magnifica sotto ogni aspetto. Non ho nulla da recriminare ai ragazzi, si sono comportati in maniera egregia per il carattere e l’agonismo mostrato in vasca. Purtroppo i rigori sono sempre una lotteria”.

Agli Azzurri, come osserva a fine partita il numero 10 croato Paskvalin “va riconosciuto l’onore delle armi per aver mostrato carattere ed agonismo nel tentativo di portare a casa il risultato. I rigori sono una lotteria, alla fine abbiamo vinto noi ma per quello che si è visto in acqua avrebbe potuto vincere anche l’Italia”.

Soddisfatti comunque i ragazzi della nostra nazionale che, come afferma Gitto, sono “cresciuti durante tutto il torneo. Abbiamo disputato delle ottime partite a prescindere dal risultato, che ci hanno aiutato a migliorare sul piano dei meccanismi di gioco. Siamo pronti per i mondiali a Kazan”. In una partita che si è dimostrata sin dall’inizio molto fisica è degno di nota il fairplay e il rispetto reciproco mostrato dalle due nazionali al termine della gara.