Giro d'Italia: Jungels trionfa a Bergamo, Dumoulin resta in rosa/ FOTO

Soddisfatto il giovane lussemburghese: "Non me ne capacito ancora ma sono super felice di questa vittoria. E' la mia prima affermazione in volata"

Bob Jungles, vincitore della 15esima tappa del Giro d'Italia

Bob Jungles, vincitore della 15esima tappa del Giro d'Italia

Bergamo, 21 maggio 2017 - Tappa numero 15 del Giro d'Italia: da Valdengo a Bergamo. A lasciare il segno, oggi, Bob Jungels, il giovane lussemburghese della Quick-Step Floors: "Non me ne capacito ancora ma sono super felice di questa vittoria. E' la mia prima affermazione in volata e farlo al Giro, davanti a questi corridori, e' meraviglioso". La maglia bianca, colore che contraddistingue il miglior giovane della carovana, fa tutto alla perfezione: nel finale di corsa, contraddistinto da pave' e strappi in stile 'Lombardia', Jungels prova prima l'allungo e poi battezza la ruota di Domenico Pozzovivo (Ag2r) per far esplodere, in uno sprint a ranghi ridotti, la sua forza. Alle sue spalle si piazzano il colombiano Nairo Quintana (Movistar) ed il francese Thibaut Pinot, mentre Pozzovivo e' quinto alle spalle del britannico Adam Yates (Orica-Scott) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) chiude settimo davanti al 'padrone' del Giro, l'olandese Tom Dumoulin, che conserva senza problemi la maglia rosa di leader della classifica generale.

"E' stata una giornata dura ad una velocita' media molto alta - ha sottolineato il capitano del Team Sunweb - Ci sono state molte fughe ma nessuna e' piaciuta agli inseguitori, che hanno sempre chiuso. E' stato un finale molto difficile con molti dei favoriti che ci provavano in continuazione. Siamo rimasti calmi ed alla fine e' stata una buona giornata". La corsa e' stata caratterizzata da una fuga partita da lontano e composta da Enrico Barbin (Bardiani CSF), Silvan Dillier (BMC), Rudy Molard (FDJ), Evegeny Shalunov (Gazprom RusVelo), Fernando Gaviria (QuickStep Floors), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), Enrico Battaglin (Lotto NL Jumbo), Philip Deignan (Sky), Simone Petilli (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier Selle Italia). Un bel lotto di pretendenti, che pian piano si sfaldava fino a ridursi, dopo un forcing di Van Resburg, in un pokerissimo (assieme al sudafricano rimanevano i soli Deignan, Molard, Amezqueta e Barbin, che poi si sarebbe arreso ai crampi).

Primo colpo di scena durante la discesa dopo il Gpm di Miragolo San Salvatore: a finire in terra era addirittura Quintana e Dumoulin, da vero signore, chiedeva ai suoi di ridurre il ritmo proprio per permettere allo scalatore sudamericano, che nel frattempo aveva cambiato la bici, di rientrare. Sul primo tornante del Selvino Quintana e' costretto a cambiare ancora bicicletta proprio mentre il francese Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) e lo spagnolo Luis Leon Sanchez (Astana) rientrano sui primissimi, con il transalpino intenzionato a rilanciare. Si susseguono le cadute e sull'asfalto finiscono anche Davide Formolo (Cannondale) e, soprattutto, l'estone Tanel Kangert (Astana), che si ribalta pericolosamente su uno spartitraffico. A prendere di petto la Boccola e' la Bahrain-Merida, Rolland e Jungels ci provano ma e' poi Vincenzo Nibali a tentare la stoccata, approfittando anche della susseguente discesa. Nessuno pero' si stacca e, in volata, e' Jungels a fare festa. Domani, lunedì, terzo ed ultimo giorno di riposo: si riparte martedì con la 16esima frazione, la Rovetta-Bormio di 222 chilometri con Mortirolo, Stelvio (Cima Coppi) e Umbrailpass da scalare.