Bergamo – Un ritorno emozionante quanto un esordio. Centosettantaquattro giorni dopo la rottura del legamento crociato, infortunio avvenuto lo scorso 2 giugno, riecco Giorgio Scalvini, in campo dieci minuti sabato sera nel finale di Parma-Atalanta. Un rientro importante per la Dea, che si trova a riavere un centrale titolare (appena avrà perfezionato la condizione atletica, questione di un paio di settimane), e per l’Italia di Spalletti che potrà schierarlo nei prossimi impegni del 2025. “E' stata una bellissima emozione, quasi un secondo esordio, ero abbastanza emozionato ma l’emozione si è trasformata in adrenalina da mettere nelle azioni. Ho lavorato tanto per tornare in condizione e farò quello che il mister e lo staff mi dirà: ora serve solo continuare a lavorare duro e giocare. Sono molto felice di questo rientro. Sono stati mesi molto duri e lunghi. Non vedevo l'ora di tornare. Già da alcune settimane mi alleno con la squadra. E' stato bello rientrare e sono felice", ha spiegato nelle varie interviste nel dopo gara al Tardini il non ancora 21enne difensore di Palazzolo. Che adesso dovrà sgomitare per trovare un posto in una difesa che sta per tornare affollata: nei prossimi giorni torneranno in gruppo gli acciaccati Djimsiti e Kolasinac, a Parma è rientrato da titolare il capitano Toloi e la coppia formata da Hien e Kossounou sta facendo benissimo. Saranno sei potenziali titolari per tre posti. “C'è solidità difensiva ed è importantissimo per i risultati. Presto torneranno anche Djimsiti e Kolasinac, daremo tutti il massimo e il mister sceglierà. Kossounou? È molto forte. Un grandissimo ragazzo e un gran giocatore, ha sempre l'atteggiamento giusto e lavora tantissimo. Avere gente così in squadra fa bene. Stiamo facendo bene, speriamo di continuare su questa strada",ha chiosato Scalvini, che ora punta a essere titolare per una gara speciale, quella casalinga del 10 dicembre contro il Real Madrid, alla vigilia del suo 21esimo compleanno.
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