REDAZIONE BERGAMO

L'Atalanta sogna una nuova Europa

A 25 anni dall'ultima Uefa un ritmo da squadra al top

I Glenn Stromberg e Alejandro Gomez, protagonisti con l’Atalanta di oggi e di ieri

Bergamo, 3 novembre 2016 - Sesto posto in campionato, diciannove punti. Una lunghezza soltanto da una squadra come il Napoli, partita con ben altri obiettivi e battuta meritatamente all’Atleti Azzurri. Un filotto di successi, dopo le iniziali incertezze, che ha lanciato l’Atalanta tra le grandi sorprese della Serie A. Logico, con queste premesse, che i tifosi sognino e facciano i conti con una possibile qualificazione in Europa, sempre tenendo conto che la squadra possa tenere questi ritmi sino a fine campionato e se a gennaio non sarà fatta qualche cessione eccellente.

L’Atalanta è passata quattro volte nella sua storia attraverso un cammino nelle Coppe Europee. La prima nel 1963-‘64, dopo aver vinto la Coppa Italia. Si qualificò all’allora Coppa delle Coppe, ma venne eliminata al primo turno dallo Sporting Lisbona, che perse 2-0 a Bergamo ma vinse 3-1 a Lisbona e con lo stesso punteggio la gara di spareggio. La seconda volta fu nella stagione ‘87/‘88, quando i nerazzurri furono sconfitti nella finale di Coppa Italia dal Napoli già qualificato alla Coppa dei Campioni. L’Atalanta era caduta in B ma quella fu l’avventura piu gloriosa: capitanati da Glenn Stromberg e guidati in panchina da Emiliano Mondonico arrivarono alle semifinali dopo aver fatto fuori il Merthir Tydfil, l’Ofi Creta, e lo Sporting Lisbona. Dovettero cedere le armi ai belgi del Malines (1-2, 1-2) che poi vinsero il trofeo contro l’Ajax.

E in quella sorta di miracolo orobico giocava gente come Piotti, Stromberg, Cantarutti, Prandelli, Nicolini, Garlini, Osti, tanto per citarne alcuni. Pure nell’89/‘90 l’Atalanta andò in Coppa Uefa, ma al primo turno fu eliminata dallo Spartak Mosca. L’anno successivo, ‘90/‘91, i nerazzurri orobici ritrovarono la Coppa Uefa e con Frosio prima e Giorgi poi in panca arrivarono agli ottavi eliminando la Dinamo Zagabria, il Fenerbahce e il Colonia, ma poi fu l’Inter a cancellare i sogni per poi vincere il trofeo. In quella squadra c’era Valter Bonacina, oggi tecnico della Primavera. Sono passati 25 anni e quasi tutto è cambiato nel calcio: stadi, formula dell’Europa Legaue, ma c’è una squadra che non è cambiata nel suo DNA e con la possibilità forse di fare un passetto in continente: l’Atalanta di Gasperini. Certo non ha Stromberg, capitano e pupillo incontrastato della tifoseria, ma ora c’è Alejandro Gomez, che in questa squadra fa la differenza. Gasperini ha il merito di essere riuscito a far rendere al meglio quelli che finora erano stati mestieranti della Serie A, uniti a giovani di ottime prospettive future. Il tutto a caccia di un sogno che a Bergamo manca da 25 anni. Il campionato è ancora lungo, ma non si sa mai.