X Factor 2017, Rita Bellanza: la voce che ha già stregato i social

Web scatenato dopo la sua interpretazione di "Sally"

Rita Bellanza incanta con 'Sally' a X Factor

Rita Bellanza incanta con 'Sally' a X Factor

Milano, 16 ottobre 2017 - Buone notizie dal dolore. Due canzoni a X Factor, una storia difficile, un trionfo. Tutti colpiti e affondati, Levante, Mara Maionchi, Fedez e Manuel Agnelli, la critica e il pubblico a casa. I social. Un caso in tempo reale, prima che la vera gara cominci. Parole dal palco: «Prima di andare in scena credevo di non farcela. Mi dicevo: ma che ci faccio qui! Poi quelli della produzione mi hano quasi spinto. Sono entrata qualche secondo dopo la chiamata. Non ero proprio convinta di salire. Poi davanti ai giudici è andata benissimo. Soffro d’ansia, qualsiasi cosa faccia l’affronto in modo ansiogeno. Però questo può essere anche positivo: se non avessi vissuto il momento con un po’ di tensione non avrei trasmesso nulla». Dopo aver incassato «sei un diamante da sgrezzare», ha risposto così: «Speriamo di brillare, prima o poi. Spero anche in un dopo. Vorrei imparare a tirar fuori la mia musica, come fanno i musicisti veri». 

Rita Bellanza canta "Sally" a X Factor: GUARDA IL VIDEO

Rita Bellanza, 20 anni, calabrese di Riva di Solto, provincia di Bergamo, ha incantato con il sorriso della sofferenza e un talento non misurabile per ora. Ha fatto solo due cover, scure in modo diverso: “Baby Can I Hold You” di Tracy Chapman e “Sally” di Vasco Rossi. Una figura femminile di Vasco difficile da ricantare perché è un arcobaleno sotto la pioggia che illumina il buio esistenziale e psichico di una giovane donna. E la racconta lui. Rita ha lasciato ai giudici coach e a noi poche pudiche briciole della sua vita, il padre che non vede da tempo («il suo tradimento» indicato come peccato originale della sua sofferenza), una famiglia che ha lasciato trasferendosi al Nord, per entrare nella comunità “Arcobaleno” e iniziare un faticoso percorso di adozioni. Tre famiglie. Ma poiché non tutti quelli che soffrono l’abbandono di un padre, anche a X Factor, riescono ad andare oltre la nostra commozione portandoci in una diversa malia, lei ci ha messo molto altro del suo. La sensibilità, certo, e una maturità inevitabile, il timbro che è anche impronta della sua anima. Body and soul, dalla pancia al cuore, alla purezza di un sentimento universale. 

X Factor 2017. Rita Bellanza, il dolore cantato col sorriso   Rita Bellanza ha studiato jazz al Cdpm di Bergamo con Giovanni Guerini, la scuola in rete con il Festival del Jazz, e nel 2014 ha vinto una borsa di studio proposta dai docenti e sostenuta dal Comune di Bergamo. Per frequentare i corsi di perfezionamento non solo in canto jazz ma anche in lettura, ear training, canto corale, piano complementare. Per diventare musicista. Se la sua anima è stata scolpita dal vento, lo studio e la musica hanno strutturato il suo talento, il suo essere, come cantava Billie, “a volte felice e a volte blue”. Quel suo diverso tipo di blue. Che si apre sempre in un sorriso, perché la storia che vi stiamo raccontando è fatta anche di buone notizie, la sua voce dalla tessitura minerale respira con l’istinto e la tecnica, che qui è leggera consapevolezza e totale libertà espressiva. 

Rita ha cantato solo due canzoni, che di solito sono niente, il tutto deve ancora accadere e arrivare, gli improbabili paragoni le sono già stati recapitati, a sua insaputa. Sembra Amy Winehouse, dice qualcuno, ma lei è diversa timbricamente, positiva non autodistruttiva. È fuggita dal dolore, non lo ha cercato nella propria debolezza. Ho scritto che pensando a Billie Holiday ho capito il suo cammino, rivedevo la foto della grande cantante felice mentre cuoceva una cotoletta a Lester Young, non che lei è Billie. E le sue cover sono come gli standard per quelle cantanti di jazz. Ci vogliono due anni per entrare sotto la pelle di una canzone, diceva una di loro, Rita corre veloce come certi ragazzi del Sud. Senza ansimare, senza fare troppo rumore. Ma il suo talento è assordante.