
L'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
Bergamo, 27 aprile 2016 - L'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo si conferma all'avanguardia negli interventi cardiovascolari. Per la prima volta in Italia, infatti, i medici Paola Ferrari e Fabrizio Giofrè, dell'Unità di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione Cardiaca, diretta da Paolo De Filippo, hanno impiantato su un paziente, un uomo di 58 anni, l'ultima versione del defibrillatore sottocutaneo Emblemtm Mri S-Icd, avoluzione tecnologica dell'unico dispositivo al mondo che, inserito per l'appunto sotto la cute, non tocca l'apparato cardiovascolare.
Quest'ultima versione del dispositivo, oltre alla sicurezza e all'efficacia garantite dal precedente, è compatibile con la risonanza magnetica a 1,5 tesla e, grazie a un particolare algoritmo, è in grado di effettuare una diagnosi precoce della fibrillazione atriale, la più frequente aritmia cardiaca nella popolazione ed una delle principali cause di ictus. L'impianto del defibrillatore è stato eseguito sul 58enne che, durante accertamenti per una grave malattia aritmica genetica, ha sperimentato un arresto cardiocircolatorio intraospedaliero trattato mediante l'utilizzo di un defibrillatore esterno e pertanto candidato all'impianto di un device in grado di riconoscere e interrompere tempestivamente un'altra possibile aritmia fatale. Data la giovane età del paziente, i medici hanno optato per un dispositivo interamente extracardiaco che fosse compatibile con la risonanza magnetica e monitorabile dal domicilio del paziente.