Bergamo-Brescia Capitali della Cultura, Creberg restaura tre opere della Carrara

Nuova iniziativa della fondazione che prevede il recupero di tre importanti dipinti di Moretto e Moroni

Le tre opere di Moretto e Moroni che saranno restaurate da Fondazione Creberg

Le tre opere di Moretto e Moroni che saranno restaurate da Fondazione Creberg

La nomina a “Capitale italiana della Cultura 2023” è un importante riconoscimento per Bergamo e Brescia, due città ricche di similitudini e profondamente unite da molteplici aspetti, tra cui la contiguità territoriale, la lunga storia che le accomuna e un patrimonio artistico culturale di valore mondiale. L’iniziativa fa leva su progetti di sviluppo a “base culturale” e, in questa sfida, Fondazione Credito Bergamasco è ancora una volta vicina ad Accademia Carrara, attraverso la donazione del restauro (condotto nel corso del 2022 da Delfina Fagnani - Studio Sesti) di tre opere fondamentali del patrimonio museale, in vista delle iniziative di valorizzazione previste nel 2023: Cristo portacroce e un devoto di Alessandro Bonvicino detto Moretto, Ritratto di Pace Rivola Spini e Ritratto di Bernardo Spini, di Giovan Battista Moroni. 

Moretto e Moroni. Due maestri profondamente legati, il primo di origini bresciane, il secondo nato nella Bergamasca, il cui rapporto di stima reciproca e di grande collaborazione professionale non può che richiamare la relazione tra le due città. Questa nuova iniziativa si collega ai numerosi interventi - inseriti nello storico rapporto di prossimità alla Pinacoteca - promossi da Fondazione Creberg: dai restauri di sale espositive e di numerose opere, alla catalogazione e digitalizzazione di circa 1.800 dipinti delle collezioni oggi in larga parte fruibili online, al significativo impegno pluriennale di sostegno alla costituzione della Fondazione Accademia Carrara, alla donazione del riallestimento globale che nel 2015 consentì la ripartenza del Museo dopo un lungo periodo di chiusura per la radicale ristrutturazione.

Recentemente Fondazione Creberg ha sostenuto importanti restauri finalizzati a completare il percorso di alcune sale (Madonna della cintura di Giovan Paolo Cavagna, Trinità con Cristo morto di Palma il Giovane) e a restituire alla pubblica fruizione un corpus di opere precedentemente separate (Trittico di Locatello di Cariani). Attraverso i restauri in programma per i prossimi mesi, Fondazione Creberg prosegue il percorso virtuoso di recupero e di valorizzazione di capolavori moroniani che, lo scorso anno, è sfociato in importanti interventi espositivi e culturali presentati in occasione delle celebrazioni del Cinquecentenario della nascita del pittore albinese; con i due capolavori della Carrara, saliranno a 18 le opere di Giovan Battista Moroni recuperate da Fondazione Creberg, per un totale di 32 dipinti considerando le singole opere componenti i polittici. 

Nell’iniziativa Fondazione Creberg sarà affiancata da Nettuno srl, che prosegue la sua collaborazione con la Fondazione iniziata nel 2017 con il ripristino di capolavori di Andrea Previtali, poi proseguita negli anni seguenti con restauri di opere di Campi, Peterzano e Moroni. Oltre alle tre opere dell’Accademia Carrara, il “Programma Grandi Restauri” - ideato e diretto da Angelo Piazzoli, Presidente di Fondazione Creberg - prevede, nel 2022, l’intervento su altri quattro capolavori del territorio. A fine anno - con il completamento della campagna 2022 - il numero complessivo dei capolavori restaurati da Fondazione Creberg dal 2008 al 2022 - nell’ambito del progetto “Grandi Restauri” - ammonterà a 95 opere (135 dipinti, considerando i Polittici).