Bergamo Animation Days, Pinetti: "È il momento d’oro dei cartoon"

Il direttore di Bad: "C’è fermento nell’animazione italiana. Ragazzi, la passione può diventare lavoro"

Pietro Pinetti, direttore artistico del festival "Bad" e socio di Studio Bozzetto

Pietro Pinetti, direttore artistico del festival "Bad" e socio di Studio Bozzetto

Bergamo, 22maggio 2022 - C’è fermento nel mondo dei cartoon: lo si coglie tra il pubblico a caccia di storie nel “Sentierone“ di Bergamo, lo fotografano gli addetti ai lavori che si confrontano ai “Bergamo Animation Days“. "Bad è nato per questo – sorride Pietro Pinetti, direttore artistico del festival e socio di Studio Bozzetto –: per raccontare cosa vuol dire fare animazione, mostrare questo mondo a un pubblico ampio, non solo di professionisti. E, cosa ancora necessaria in Italia, far vedere ai giovani che può essere un lavoro vero, non solo una passione".

Che aria tira?

"È un momento positivo per l’animazione italiana, c’è molto fermento: stanno nascendo nuovi studi di produzione, si aprono nuovi corsi di studio. E ci sono aiuti importanti da parte del ministero, cosa molto importante per il settore".

“Bad“ sta dando la carica?

"Sì, si sente la necessità di tornare a incontrarsi, condividere idee e creatività. Abbiamo voluto aprire con un concerto inaugurale non a caso, perché la musica è fondamentale nel prodotto animato. E con le colonne dello Studio Ghibli di Hayao Miyazaki e della Disney siamo tornati un po’ tutti bambini. Il Teatro Sociale era pieno di famiglie, adulti, anziani. Un mix positivo. E che bello vedere adesso il “Sentierone“ pieno! Ci sono le mascotte dei Puffi e di Topo Tip e le famiglie che si sfidano nei giochi da cortile riportati in tivù nella serie Gli Acchiappagiochi . Con Lab80 riproiettiamo i film più conosciuti della Disney e di Bruno Bozzetto, c’è stata la maratona Rai per bambini...".

Intanto ci si interroga sul settore.

"Con un centinaio di professionisti e non ci stiamo confrontando sul contenuto audiovisivo e su come la tivù stia cambiando. Mentre Lindsey Olivares, vincitrice di un Annie Awards per The Mitchells vs the machine ci ha raccontato come creare personaggi e il mondo attorno e Kyle Balda ha mostrato in anteprima materiali del prossimo film con i Minions".

Momento clou dell’ultima giornata?

"La maratona dedicata a Zerocalcare in auditorium, anticipata dalla presentazione di Giorgio Scorza, regista tecnico e produttore con “Movimenti“. Oltre alle attività sul Sentierone e alla proiezione di “Vip mio fratello superuomo”".

Con Bruno Bozzetto sempre presente.

"Segue tutti i panel, adesso è qui con Balda. È nel comitato scientifico insieme a Gianni Canova e alla prorettrice dell’università di Bergamo Francesca Pasquali. Ma soprattutto si sta divertendo tantissimo".

Prospettive per l’animazione italiana?

"Ottime. Prima di tutto perché, a livello europeo, si sta tornando a produrre nella propria nazione. Non c’è più l’idea, che noi non abbiamo mai avuto, di delocalizzare il lavoro altrove, in Cina, India e Corea. E poi si parla molto del contenuto italiano, con serie che stanno facendo il giro del mondo: Topo Tip è in 140 Paesi, gli Acchiappagiochi hanno appena iniziato il viaggio e sono già in Spagna, Portogallo, Cina e Canada. Strappare lungo i bordi di Zerocalcare è una produzione Netflix tutta italiana e ha un successo internazionale. Iniziamo a farci le ossa".