
La grande abilità di Arturo Brachetti: l’artista è in grado di cambiarsi ottanta volte in due ore
Milano, 13 gennaio 2017 - Come faccia lo sa solo lui. E mentre lo guardi ti domandi se c’è qualcosa che non comprendi, qualche trucco che renda il gioco più facile. Macché. Solo che per Arturo Brachetti è normale infilarsi un accappatoio e uscirne un secondo dopo vestito da cuoco; entrare in una scatola acconciato come una guardia inglese e ripresentarsi al pubblico nei panni di un eccentrico prestigiatore. Cose così. Eseguite in un batter d’occhi. Letteralmente. Sarà per questo che conduce vita quasi monacale: diete ferree e un continuo training fisico. Anche prima e dopo lo spettacolo. Ma i risultati si vedono. Arturo è il ciuffo più famoso d’Italia, amatissimo all’estero (Le Monde lo intervistò in prima pagina qualche tempo fa) e considerato dal Guinness dei primati il trasformista più veloce del mondo, unico attore in grado di cambiarsi un’ottantina di volte in uno spettacolo di due ore. E ora torna, pronto a sbancare come al solito i botteghini. Il nuovo spettacolo s’intitola “Solo”, one man show come da tradizione che ha appena iniziato a girare per teatri. Forse per quello in locandina si sottolinea la sua natura di “work in progress”: lavori in corso, che la tournée è lunga e solo nella seconda metà dell’anno arriveranno i palcoscenici internazionali. Ma intanto Brachetti lo si vede stasera e domani al Creberg di Bergamo, date molto attese, come sempre quando arriva l’Arturo nazionale. Che qui apre le porte della sua “casa”, fra ricordi e fantasie. Molte fantasie, visto che le scale si scendono per salire e ogni tanto pare d’essere in un quadro di Magritte.
Mondi straordinari. Che si aprono dietro il televisore o spostando i cuscini della poltrona. Sempre in bilico, fra reale e surreale. Ovviamente è l’arte del trasformismo il cuore di tutto lo spettacolo, con una cinquantina di nuovi personaggi presentati per la prima volta, passando da Freddy Mercury a Fellini, prima di ritrovarsi in un fumetto western o sui set hollywoodiani. E poi ancora i grandi numeri con le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, il fascino da poco scoperto del sand painting o i giochi con i raggi laser. Pare che alla fine arrivi pure a volare. Insomma, può succedere di tutto...
Oggi e domani alle 21 al Teatro Creberg, in via Pizzo della Presolana a Bergamo.