
di Michele Andreucci
Aggredita e presa a pugni durante un accertamento. E’ la disavventura capitata nei giorni scorsi ad una vigilessa di 49 anni, in servizio nel corpo di Polizia Locale Unione Insieme sul Serio che serve i Comuni di Gazzaniga, Villa di Serio, Nembro, Pradalunga, Selvino e Casnigo.
L’episodio è avvenuto a Pradalunga, mentre l’agente era impegnata a verificare i documenti di un cittadino senegalese, in vista di una pratica di residenza. Non avendo ricevuto risposta al citofono dell’abitazione, la vigilessa è risalita sulla propria auto di servizio, ma dopo pochi istanti ha notato sopraggiungere un extracomunitario che, a precisa richiesta, ha asserito di essere la persona oggetto della verifica.
Come da ordine di servizio legato all’emergenza sanitaria, che impedisce agli agenti di entrare nelle abitazioni per questo tipo di verifiche, la poliziotta ha atteso che l’uomo recuperasse il suo documento in casa e tornasse fuori per mostrarglielo. In quel momento, però, è apparso subito evidente che la foto non corrispondesse affatto alla sua persona e la vigilessa ha capito che si potesse essere in presenza di un caso di potenziale richiesta di residenza fittizia. L’agente, quindi, non ha potuto far altro che mettere a verbale quanto appena accertato, con una persona che si era spacciata per un’altra, negando pertanto il via libera alla pratica di residenza.
A quel punto l’extracomunitario ha iniziato ad innervosirsi, si è attaccato alla portiera dell’auto di servizio dell’agente della Polizia Locale, impedendole di mettere in moto il veicolo e accusandola di aver preso quella decisione per motivi razzisti. L’immigrato ha minacciato di investire la donna se la pratica non fosse stata dichiarata positiva. A quel punto la vigilessa ha avvertito di quello che stava succedendo la centrale operativa, che ha immediatamente deciso di inviare sul posto un’altra pattuglia, e ha cercato di riprendere col cellulare le proteste e le minacce del senegalese.
Per tutta risposta l’uomo, che è incensurato, sporgendosi nell’abitacolo l’ha colpita più volte alla testa e al collo e ha provato a strapparle lo smartphone. Fortunatamente in quell’istante sono arrivati i colleghi della donna che lo hanno arrestato. La vigilessa, invece, è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Alzano, dove le è stata riscontrata una prognosi di 15 giorni.