Uccide la compagna a coltellate: due giorni prima la polizia era intervenuta dopo una lite

La coppia di nigeriani abitava a Cologno al Serio da una decina d’anni. Martedì la donna è stata vista piangere ed erano pure arrivati i vigili

I carabinieri hanno trovato la vittima riversa in una pozza di sangue nell’alloggio al secondo piano di via Donizetti nel centro del paese

I carabinieri hanno trovato la vittima riversa in una pozza di sangue nell’alloggio al secondo piano di via Donizetti nel centro del paese

Ancora un femminicidio. Ha ucciso la compagna a coltellate nella loro abitazione, al secondo piano di una palazzina di via Donizetti al civico 19 a Cologno al Serio, nella Bassa Bergamasca. L’omicidio ieri intorno alle 15, nel centro del paese. La coppia di nigeriani viveva lì da almeno una decina di anni. Non avevano figli. La vittima, Joy Omobagbon, ha 49 anni. Il marito Aimiose Osarumwense, 45 anni, è accusato di omicidio volontario. L’uomo soffriva di problemi psichici ed era stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. È stato fermato poco dopo il delitto dai carabinieri della Compagnia di Treviglio con i colleghi del Nucleo investigativo coordinati dal pm di turno, Laura Cocucci.

I due erano soli in casa. Nessun testimone al secondo piano di queste specie di corte. Case di ringhiera con balconi che danno sul cortile interno. L’alloggio della coppia è stato posto sotto sequestro per consentire alla Scientifica di effettuare i rilievi.

Il movente? Ancora non è chiaro quale sia stato l’elemento scatenante. I carabinieri stanno cercando di far luce. Forse un litigio, una violenta discussione scoppiata dopo pranzo. Dalle testimonianze raccolte pare che la coppia stesse attraversando qualche problema, forse legato all’affitto. Almeno è quanto trapela dai racconti dei vicini.

Uno di loro ha ricordato che martedì mattina, quando è uscito di casa per andare al lavoro, aveva notato la donna seduta a terra che piangeva. Quel giorno era arrivata anche la Polizia locale. Una situazione che potrebbe aver appesantito il rapporto all’interno della coppia, sfociato ieri nel sangue.

Sono le 15, da quell’appartamento al secondo piano si sentono provenire urla. Sono quelle della donna, che sta discutendo ad alta voce con il compagno. L’argomento dev’essere importante, considerato i toni.

La lite va avanti per un po’, tant’è che i vicini allarmati decidono di telefonare al 112. Ma quando i carabinieri arrivano in via Donizetti, è già troppo tardi. Poco prima il quarantacinquenne si è scagliato contro la donna con un coltello, ferendola mortalmente. Quando i militari entrano nell’appartamento, trovano la donna riversa in una pozza di sangue, più in là il marito. La centrale operativa del 118 invia un’automedica e un’ambulanza, ma al personale sanitario non resta altro da fare che constatare il decesso della quarantanovenne.

Il corpo si trova nella camera mortuaria dell’ospedale, a disposizione dell’autorità giudiziaria: pare verosimile che il magistrato deciderà di far effettuare un’autopsia per chiarire con quanti fendenti la vittima sia stata uccisa. Il marito è stato portato in caserma per l’interrogatorio.