Treviglio, esplode autoclave in azienda: due morti. Cgil: "Monitorare impianti a rischio"

Il sindacato: "E' il momento del cordoglio ma occorre intensificare gli sforzi per invertire la tendenza"

Un mazzo di fiori all'esterno dell'azienda 'Ecb' (Ansa)

Un mazzo di fiori all'esterno dell'azienda 'Ecb' (Ansa)

Bergamo, 1 aprile 2018 - Mattina di Pasqua in tragedia nella Bergamasca. In un'azienda di mangimi a Treviglio, due operai sono morti a causa di un'esplosione. "Ci stringiamo attorno ai familiari dei due lavoratori deceduti, Giambattista Gatti di Treviglio e Giuseppe Legnani di Casirate, quest'ultimo nostro iscritto, e di tutti i dipendenti della Ecb" ha detto Valentino Rottigni, segretario generale della Flai-Ccil di Bergamo.

"Ora - ha aggiunto - è il momento del cordoglio ma occorre intensificare gli sforzi per invertire la tendenza. In questo 2018 sono già troppe le morti sul lavoro. Chiediamo che il Protocollo appena firmato in Prefettura entri subito in vigore e, nel coinvolgere tutti i soggetti, subisca un'accelerazione e produca effetti prima possibile".  Con i due morti nella Bergamasca, salgono a 151 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro nel 2018, rende noto l'Osservatorio Indipendente di Bologna, che da dieci anni monitora gli infortuni mortali. "Serve un'azione straordinaria di monitoraggio di tutti gli impianti a rischio di esplosione nella provincia di Bergamo - ha aggiunto Angelo Chiari, responsabile del Dipartimento Sicurezza della Cgil provinciale - e una formazione specifica di tecnici esterni specializzati che mappino e monitorino a livello provinciale la situazione". Secondo quanto riferisce la Cgil, "si tratta del quattordicesimo infortunio mortale in Lombardia da inizio anno". 

Per Anna Maria Furlan, segretario generale CISL: "Ancora una giornata funestata da un' altra inaccettabile tragedia sul lavoro. Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per gli operai deceduti oggi a Treviglio. Va fatta al più presto chiarezza sui motivi dell’incidente e su eventuali responsabilità e negligenze". Giacomo Meloni, segretario CISL Bergamo sottolinea: "Continua purtroppo il dramma delle morti sul lavoro anche a Bergamo. La notizia del gravissimo evento mortale che ha colpito due lavoratori della ECB Company Srl di Treviglio, ai quali va innanzitutto il nostro pensiero, ci induce a ribadire con sempre più forza e determinazione che la sicurezza e la salute devono sempre essere al primo posto, in modo irrinunciabile, e che ogni giorno va fatto tutto il possibile per evitare la morte e l’infortunio di chi con il proprio lavoro quotidianamente è esempio e sostegno per la propria famiglia e per la società".