Bergamo, l'alpinista Simone Moro riprova la scalata al Manaslu. È il quarto tentativo

L’alpinista partirà il primo dicembre per il Nepal con l’obiettivo di conquistare una vetta che l'ha già respinto tre volte

L'alpinista Simone Moro (De Pascale)

L'alpinista Simone Moro (De Pascale)

Bergamo - Il conto alla rovescia sta per finire. L’alpinista bergamasco Simone Moro, uno dei più famosi al mondo, il re degli invernali sugli Ottomila, con oltre 60 spedizioni alle spalle (di cui 19 invernali), si appresta ad affrontare una nuova, difficilissima, avventura. Il 1 dicembre, infatti, partirà alla volta del Nepal per tentare per la quarta volta la doppia salita dell’ottava montagna del mondo (8.163 metri), il Manaslu, e del Manaslu Pinnacle (7.922 metri), la punta di 7mila metri più alta del pianeta, situata nella catena dell’Himalaya.

Il Manaslu in passato lo ha già respinto tre volte, nel 2015, 2018 e 2020, a causa della quantità di neve caduta in pochi giorni che rese la scalata impossibile. Con lui nella nuova impresa di nuovo lo spagnolo Alex Txikon, poi il nepalese Abiral Rai e il pakistano Sajid Alì Sadpara, figlio dell’alpinista Alì sadpara, che ha perso la vita quest’anno nella spedizione invernale sul K2.

"Partirò il 1° dicembre per non perdere neanche un giorno invernale - spiega Moro - per avere tutto il tempo di prepararmi e di acclimatarmi a essere al campo base il 21 dicembre. Da lì partirò per raggiungere la vetta del Manaslu, sfruttando la finestra di meteo stabile che di solito si trova tra metà dicembre e metà gennaio. I miei compagni arriveranno invece tre settimane dopo di me. Spero che questa sia la volta buona". Intanto Moro ha scritto un libro per raccontare la sua passione per la montagna e trasmetterla soprattutto ai più giovani. L’opera è nata durante la pandemia, quando Moro ha iniziato a descrivere al figlio Jonas le sue esperienze giovanili.