Serina, guardie mediche scoperte soprattutto di notte: è allarme

Il tutto è dovuto alla carenza dei medici di base. Il servizio viene sostituito da altre sedi, non sempre però vicine

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Le valli sono le più penalizzate. Ma il disservizio riguarda anche altre aree della Bergamasca. A causa della carenza dei medici di base, da alcune settimane le guardie mediche, in genere quelle notturne, risultano scoperte, con la conseguenza che il servizio viene sostituito da altre sedi, non sempre però vicine e comoda da raggiungere dal cittadino, specialmente se si parla di Valle Brembana o Valle Imagna. Dove, peraltro, già diversi abitanti sono senza medico di base. La sede di Serina, per esempio, non sarà operativa il 30 aprile e i pazienti saranno costretti a fare riferimento a Zogno. Quest’ultima era chiusa ieri e chi della media valle ha dovuto rivolgersi alla guardia medica, è stato indirizzato a Serina. Ieri era scoperta anche la sede della guardia medica di Piazza Brembana e i cittadini dell’alta Valle sono stati costretti a rivolgersi alla guardia medica di San Giovanni Bianco, in ospedale. Disagi anche per chi da Sant’Omobono, in caso di sede scoperta, dovranno riferirsi a Villa d’Almè e viceversa.

Ma sedi scoperte della guardia medica sono segnalate, in queste settimane, anche nel resto della Bergamasca: a Gromo, Vilminore, Casazza, Lovere, Seriate, Zanica, Dalmine e Treviglio. La sospensione del servizio è motivo di grande preoccupazione per i sindaci, in particolare con l’arrivo della stagione estiva, con l’incremento della popolazione e quindi il possibile aumento della richiesta di accesso al servizio. Del problema in Valle Brembana se ne discute da tempo al tavolo provinciale con Ats Bergamo. "La proposta di Ats - spiega il presidente del Distretto di Bergamo Giambattista Brioschi - è quella di accorpare alcune sedi. ipotesi a cui noi ci siamo opposti. Eliminare, per esempio, le sedi di Villa d’Almè e Sant’Omobono, come ipotizzato, costringerebbe i cittadini della Valle Imagna a raggiungere le sedi di Zogno o Bergamo".Michele Andreucci