MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

La preside “declassa” la seconda lingua: scioperano gli studenti del liceo Lussana di Bergamo

Da settembre potrebbe essere esclusa dal curriculum e non fare più media. La protesta scatta dopo la circolare della preside, che preferisce non commentare

Un centinaio gli studenti del liceo che ieri hanno scioperato

Un centinaio gli studenti del liceo che ieri hanno scioperato

Bergamo – Circa cento studenti del liceo Lussana di Bergamo, delle classi quarta, terza, seconda e prima, hanno scioperato ieri mattina per manifestare contro la decisione della dirigente scolastica Simonetta Marafante di derubricare l’insegnamento della seconda lingua straniera (spagnolo o tedesco) a materia extracurriculare. In pratica, non faranno più media con le altre materie, non saranno valutate, non entreranno in pagella, non contribuiranno ai crediti scolastici. Il potenziamento della seconda lingua, per anni fiore all’occhiello dell’istituto, dunque verrà declassato, nonostante finora abbia attratto, nella sua particolarità, moltissimi studenti, identificati nelle sezioni A e C.

“Io arrivo da molto distante – spiega una studentessa –. Ho fatto tanti sacrifici per venire in questa scuola, convinta dell’importanza di conoscere più lingue per il mio futuro. E ora mi trovo improvvisamente cambiate le carte in tavola”. “Abbiamo aderito ad un’offerta formativa che per oltre 15 anni ha contraddistinto il nostro liceo come un’eccellenza sul territorio – il commento di altri studenti –. Abbiamo scelto un indirizzo che includeva una seconda lingua straniera perché credevamo e crediamo nel valore formativo e culturale di questa esperienza. Non è accettabile che, a pochi mesi dalla maturità, ci venga detto che il nostro percorso è illecito, che le ore svolte non saranno riconosciute, che i nostri voti non avranno nessun peso nei crediti scolastici”.

Per la verità il nuovo assetto dovrebbe entrare in vigore dal prossimo settembre 2025. Ma gli studenti temono che la normativa possa pesare anche sulla maturità in arrivo. Nella sua circolare la preside ha precisato che tutto nasce da “approfondimenti normativi e segue altresì apposite interlocuzioni con l’Ufficio scolastico provinciale. Interlocuzioni ancora in corso e che dovranno confermare la necessità di agire questo nuovo assetto”.

“La decisione – ribattono gli studenti che hanno scelto questo indirizzo – è arrivata in modo improvviso. Nessuna comunicazione ufficiale, nessun coinvolgimento degli studenti interessati da questa circolare, dei genitori, dei docenti. La notizia ci è giunta attraverso voci, confermate solo in un secondo momento da una circolare che ha colto tutti di sorpresa. È inaccettabile che un cambiamento così importante venga imposto senza un confronto con chi è direttamente coinvolto”. La dirigente scolastica ieri mattina ha preferito non ribattere alle accuse, limitandosi a dire che “non intendo rilasciare dichiarazioni”.