Predore, meningite: "Grazie ai vaccini il panico sta arretrando"

Il parroco: ora prevale l ’umana vicinanza. E il sindaco: impegniamoci tutti a sostenere la famiglia di Marzia Colosio

Dal 27 dicembre a ieri la prevenzione ha coperto circa 25mila cittadini

Dal 27 dicembre a ieri la prevenzione ha coperto circa 25mila cittadini

Predore (Bergamo), 15 gennaio 2020 - Non sono giudicate gravi le condizioni di R.G., marito della 48enne Marzia Colosio, stroncata il 3 gennaio da sepsi da meningococco C. L’uomo, 54 anni, è ricoverato all’ospedale Papa Giovanni dopo avere contratto a sua volta il batterio. Nelle ore successive al ricovero della moglie "era stato sottoposto alla profilassi antibiotica precauzionale, che però non ha sortito completamente l’effetto auspicato a causa delle sue pregresse fragili condizioni di salute – ha spiegato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera – Le azioni di profilassi per i contatti più stretti sono già state attivate dall’Ats".

Un caso che, essendosi sviluppato tra coniugi, per quanto drammatico non sembra allarmare gli abitanti come i precedenti e nemmeno offrire possibili indicazioni su quella catena di contagio a cui hanno fatto riferimento gli esperti: oltre gli esempi più tragici di Marzia Colosio e Veronica Cadei, 19enne di Villongo, hanno contratto il batterio una 16enne e un operaio di 36 anni, sempre di Villongo, entrambi fuori pericolo. In ospedale è stato ricoverato anche un 16enne di Castelli Calepio (appena dimesso), ma per un’infezione da meningococco B, non C.

Pur rientrando nella stessa area geografica, è dunque escluso che il contagio sia legato al focolaio. "Cari concittadini – il messaggio del sindaco di Predore Paolo Bertazzoli, dopo il ricovero del marito di Marzia Colosio – credo di interpretare il pensiero di tutti noi augurandogli di rimettersi presto e stringendo le due figlie in un grande abbraccio ideale". Poi aggiunge: "Non riesco ad immaginare quanto dolore, quanta paura, quanta solitudine possano aver provato in questi giorni i familiari di Marzia. Impegniamoci a sostenerli in tutti i modi". Un appello accolto e rilanciato da don Alessandro Gipponi, parroco di San Giovanni Battista: "Il panico iniziale sta lasciando spazio ad una profonda ed umana vicinanza anche perché gran parte della popolazione è stata vaccinata. Quel che posso dire è che oggi a Predore non si respira paura. Questa brutta situazione ci ha reso consapevoli della nostra fragilità, ma allo stesso tempo più solidali". Il sindaco Bertazzoli ha infine sottolineato la "necessità di continuare l’adesione massiccia alla campagna vaccinale in atto, quale strumento di massima protezione possibile per la nostra Comunità".

Nel Bresciano in questi giorni si sta ragionando anche sulla possibilità di vaccinare gli studenti delle Medie. A Iseo il dirigente di Ats Claudio Vito Sileo ha incontrato la direzione didattica e insieme hanno deciso di dare la possibilità agli iscritti di vaccinarsi nella sede locale di Ats a Giardini Garibaldi. "Nei prossimi giorni le famiglie riceveranno una comunicazione apposita – ha spiegato il sindaco di Iseo Marco Ghitti – di modo da far vaccinare gli studenti attualmente non coperti". Intanto dal 27 dicembre ad oggi sono circa 25mila i vaccini erogati: 14.500 tra le dieci sedi vaccinali e i medici di base a Bergamo; 9.200 nel Bresciano , dove i medici si stanno recando negli istituti superiori di Iseo, Palazzolo e Adro. Resta aperta anche l’Ats ed esiste la possibilità di effettuare il vaccino dal proprio medico curante. Tra di loro ci sono 580 studenti dell’istituto Antonietti di Iseo e del CFP Zanardelli. In Bergamasca tra coloro che hanno ricevuto il vaccino, 729 studenti degli istituti Riva di Sarnico e Lorenzo Lotto di Trescore Balneario. Sono anche stati vaccinati 732 lavoratori.