
Si sono dati appuntamento alle 9. In programma la manifestazione per il presidio ospedaliero di San Giovanni Bianco, presidio organizzato dal comitato spontaneo Pro ospedale. Presenti i sindaci della Valle Brembana, in prima fila Marco Milesi, primo cittadino di San Giovanni Bianco, affiancato dai colleghi. "Il disagio per l’ospedale è più grande di un sabato mattina con traffico bloccato", lo slogan che li ha accompagnati. Un gruppo di manifestanti ha deciso di occupare la strada: si sono registrate code chilometriche fino alle 10 perché il corteo si è fermato sulla provinciale per quasi un’ora. "L’ospedale ha sempre lavorato bene, la perdita dei servizi essenziali è illogica – hanno commentato i componenti del comitato – Parlano di un Pronto soccorso efficiente, reso però tale solo grazie al lavoro ed all’abnegazione del personale sanitario. I reparti sono agibili solo fino al venerdì: se questo è il servizio offerto, non ci siamo. Troveremo il modo di arrivare fino in Regione o continueremo con altre manifestazioni. Rivogliamo un ospedale con la piena efficienza".
"A distanza di 5 anni, la gente ha risposto presente – ha commentato Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco – Queste persone stanno chiedendo rispetto per i cittadini della valle e per i sessant’anni di storia di un ospedale che ha dimostrato molto anche nel periodo pandemico. Ricordo che, ad oggi, non è stata ipotizzata alcuna chiusura dell’ospedale, ma dobbiamo continuare a pretendere una struttura che possa erogare servizi h 24. Chiediamo che vengano ripristinati in pieno gli ambulatori, un pronto soccorso efficace, con il supporto anche dei medici di base. Vanno previsti incentivi anche per i medici".
"Non chiediamo nulla di straordinario, chiediamo solo di essere trattati alla pari di altri presidi ospedalieri – ha commentato Jonathan Lobati, presidente della Comunità Montana – Una lotta da fare tutti insieme, perché il territorio della Valle Brembana non ha colori politici". La difficoltà a reperire il personale al Pronto soccorso è stata risolta con la rotazione dei medici del Papa Giovanni XXIII. Il personale sanitario presente è pertanto, costituito da un’unica équipe in grado di gestire al meglio le emergenze e le urgenze che si dovessero verificare. "Mensilmente – ha spiegato il direttore sanitario Fabio Pezzoli – si attivano in media sette trasporti urgenti dal presidio ospedaliero di San Giovanni Bianco al Papa Giovanni XXIII". Alcuni reparti, come Medicina interna e - a settembre anche per Nefrologia - stanno vedendo l’arrivo di rinforzi.
Francesco Donadoni