Luca Brasi
Osio Sotto (Bergamo) - La Braseria di Osio Sotto, in provincia di Bergamo, è la migliore steakhouse d’Italia. Inoltre, sei delle migliori venti si trovano in Lombardia. Questo il verdetto di Braciamiancora, il più importante network dedicato al mondo della carne che ha stilato a classifica delle migliori 21 steakhouse italiane, secondo rigortosi parametri di eccellenza, ricerca e qualità
“Il mondo della ristorazione carnivora, che in Italia è seguito da tantissimi appassionati, non aveva ancora la sua classifica delle eccellenze: ci abbiamo pensato noi a stilare l’elenco delle migliori 21 SteakHouse italiane”, afferma Michele Ruschioni, giornalista e fondatore di Braciamiancora, network verticale sul mondo della carne, presente su tutti i social con oltre un milione di follower. “Abbiamo deciso di rendere pubblici i parametri con i quali abbiamo stilato la classifica - aggiunge -fatto inusuale quando si fanno classifiche di ristoranti. Tra gli elementi principali c’è la filosofia che spinge un locale a scegliere una referenza di carne piuttosto un'altra, abbiamo cercato poi idee innovative nell’interpretare il menu carnivoro che trovassero il plauso del pubblico. Una particolare attenzione è stata poi rivolta ai dispositivi di cottura usati, alla qualità del carbone o della legna scelti per fare la brace, e alle capacità degli chef di eseguire delle cotture perfette, alla ricchezza della cantina. Un focus preciso è stato poi rivolto ai coltelli con i quali i clienti possono tagliare le loro amate bistecche; per i carnivori il coltello ha un'importanza fondamentale”,
La miglior steakhouse d’Italia è quindi risultata La Braseria ad Osio Sotto, regno dello chef-patron Luca Brasi. Sul podio anche il ristorante I due Cippi di Saturnia, in provincia di Grosseto e il ristorante Bifrò di Torino. La Lombardia con sei steakhouse è la regione con il maggior numero di locali premiati. Bene anche la Campania e il Lazio con tre. La sorpresa arriva dalla piccola isola siciliana di Panarea, nelle Eolie, con il ristorante da Antonio Il Macellaio che si piazza al decimo posto. “Insieme al mio staff abbiamo supervisionato oltre 300 steakhouse e macinato oltre tremila chilometri su e giù per l’Italia- spiega Ruschioni –. Per noi può definirsi steakhouse quel ristorante in grado di proporre bistecche XL, quindi superiori al chilo, di due o più razze diverse. Se poi la cottura avviene su brace di legna, ancora meglio”. La classifica delle migliori stekhaous italiane:
- La Braseria – Osio Sotto (Bergamo)
- I Due Cippi – Saturnia (Grosseto)
- Bifrò – Torino
- Trattoria dall’Oste - Firenze
- Braceria Bifulco - Ottaviano (Napoli)
- La Dispensa di San Felice - San Felice del Benaco (Brescia)
- Ristorante via di Guinceri – Livorno
- Il Braciere di Eraclea – Eraclea (Venezia)
- Antica Trattoria del Reno – Bologna
- Da Antonio il Macellaio – Panarea (Messina)
- Griglieria Varrone – Milano
- Asina Luna – Peschiera Borromeo (Milano)
- Donato il Macellaio (Salerno)
- Beef Bazaar – Roma
- Braceria Era Ora – Vasto (Chieti)
- Dupon Meat House – Monterotondo (Roma)
- Da Lina 1905 – Stimigliano (Rieti)
- Zio Barrett – Bussi sul Tirino (Pescara)
- Osteria Da.Ma – Brebbia (Varese)
- Artigiano in Salice – Voghera (Pavia)
- Dogana Golosa – Caserta