Guardia Nazionale Padana, chiesto rinvio a giudizio per 31 'camicie verdi'

La sentenza del gup Tino Palestra è attesa l'11 novembre prossimo. Sul procedimento incombe però la prescrizione, che scatta nel 2016 di Michele Andreucci

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Bergamo, 21 ottobre 2015 - Trentuno richieste di rinvio a giudizio e una richiesta di condanna a 8 mesi con il rito abbreviato che, in caso di condanna, consente di beneficiare dello sconto di un terzo sulla pena finale. Si è chiusa in questo modo, davanti al gup Tino Palestra, l'udienza preliminare che vede indagate 32 persone accusate di aver fatto parte della Guardia Nazionale Padana, le famose camicie verdi che per la Lega Nord fasciavano militanti innocentemente dediti al servizio d'ordine durante le manifestazioni, ma che per il pm Gianluigi Dettori erano le divise di una organizzazione militare parallela, in violazione della legge Scelba. 

L'accusa è di "aver promosso, costituito, organizzato o diretto un'associazione di carattere militare". La sentenza del gup Tino Palestra è attesa l'11 novembre prossimo. Sul procedimento incombe però la prescrizione, che scatta nel 2016. L'inchiesta era iniziata nel 1996, quando l'allora procuratore di Verona Guido Papalia aveva cominciato ad indagare sulla neonata Guardia nazionale padana. Un primo rinvio a giudizio era arrivato 14 anni più tardi, nel 2010, a Verona, ma il procedimento era poi passato per competenza ai pm di Bergamo. 

di Michele Andreucci