REDAZIONE BERGAMO

Prima la veranda, ora la pergola: Lega Nord attacca ancora la villa di Gori

Il segretario provinciale del Carroccio, Daniele Belotti, sostiene che il primo cittadino abbia presentato domanda di allestire, dove sorgeva il protico, una 'maxi pergola' di grandezza superiore a quanto consentito

La villa di Giorgio Gori, com'era prima dell'abbattimento della veranda abusiva

Bergamo, 9 settembre 2014 - La Lega Nord va ancora all'attacco del nuovo sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. E, l'argomento, è sempre la sua villa: dopo aver costretto l'allora candidato sindaco del Pd a demolire la veranda esterna della casa di cui condivide la proprieta' con la moglie Cristina Parodi, in seguito al rilevamento di alcune irregolarita', ora il segretario provinciale del Carroccio, Daniele Belotti, sostiene che il primo cittadino abbia presentato domanda di allestire, dove sorgeva il portico, una "maxi-pergola" di grandezza superiore a quanto consentito. E "diffida" il sindaco "furbetto" da auto-concedersi l'autorizzazione. "Bergamo cambia passo? Sì, come Marina di sopra, il regno di Cetto La Qualunque, il modello del sindaco Gori", scrive in una nota l'esponente leghista. 

A riprova della sua tesi, Belotti allega alla nota un documento redatto dall'architetto Andrea Castellucci a nome di Gori e Parodi, in cui si comunica la rimozione del portico irregolare (oltre che di una casetta in legno) e si spiega che nella villa "rimangono in essere la pavimentazione esterna, oggetto di accertamento di compatibilita' paesaggistica, che, con separata istanza si chiede di coprire con una pergola conforme al regolamento edilizio". "Avevamo beccato la sua veranda abusiva, gli era cresciuto il naso come Pinocchio, e' stato costretto ad abbatterla, ma mai ci saremmo immaginati che Gori, da sindaco, cercasse ancora di fare il furbetto. Siamo oltre ogni decenza morale per chi, per il ruolo che ricopre, dovrebbe dare l'esempio a tutti i suoi cittadini", commenta il leghista.

"Le notizie pubbliche - spiega - si fermano ai primi di agosto ovvero alla demolizione dei 52,7 metri quadrati realizzati abusivamente in un'area ipervincolata dal punto di vista storico e paesaggistico; ora resta solo la pavimentazione in piastrelle per le quali il sindaco ha chiesto la compatibilita' paesaggistica che, nel frattempo, e' stata concessa. Ma ecco la novità: Gori, con il suo nuovo architetto Andrea Castellucci, ha presentato la richiesta di realizzare un pergolato, con un vistosissimo telo in pvc colore bianco, della stessa superficie della veranda abusiva". "In pratica - sostiene Belotti -, colui che dovrebbe essere il garante delle norme del Comune che lui stesso amministra, colui che dovrebbe essere l'esempio di rigore per i propri cittadini se ne frega del regolamento edilizio di Bergamo che stabilisce, all'articolo 61, che 'e' ammessa la realizzazione di pergolati o gazebi posati su spazi lastricati o destinati a giardino. Le strutture di cui al presente articolo, di norma, non potranno occupare una superficie superiore a mq 20 per ogni unita' immobiliare di cui siano stretta pertinenza". "Gori - conclude - dimostra anche da sindaco la sua arroganza e il suo sfregio verso le norme e i regolamenti. A questo punto la Lega diffida il sindaco a concedersi l'autorizzazione alla realizzazione fuori dalle misure consentite dall'articolo 61 del regolamento edilizio di un nuovo pergolato e chiede inoltre la demolizione della pavimentazione in piastrelle eccedente i 20 mq autorizzabili".