Fiume Serio, sponde erose e ciclabile chiusa. È allarme sicurezza

Ghisalba e Cavernago al lavoro per un piano d’emergenza

Il tratto della ciclabile Ghisalba-Cavernago eroso dalle acque del fiume Serio

Il tratto della ciclabile Ghisalba-Cavernago eroso dalle acque del fiume Serio

Ghisalba (Bergamo) - Il fiume Serio erode le sponde e gli argini. Amministratori e cittadini di Ghisalba e Cavernago sono preoccupati. In particolare sotto osservazione c’è l’irruzione oltre l’alveo nell’area riservata alla pista ciclopedonale fra i due paesi che costeggia il corso del fiume. Il collegamento è chiuso. La situazione si è aggravata da settembre complici le piogge insistenti e la forza della corrente: un tratto di sponda est, lungo la quale corre la pista, ha ceduto al fiume. Ora occorre valutare la situazione della ciclabile, una pista frequentata non solo nel periodo estivo e già in precedenza messa in sicurezza. L’assessore ai lavori pubblici di Ghisalba, Giuseppe Battista Galli, avverte: "Se dovesse andare avanti così saremmo costretti a rimuovere anche le barriere di protezione" che erano state collocate tempo fa.

Insieme al comune di Cavernago si sta cercando un progetto per la messa in sicurezza che veda coprotagoniste le due amministrazioni e gli altri due enti: il Parco del Serio e Aipo. Va detto - per capire l’importanza della ciclabile ora interrotta - che su questo tratto è previsto il transito della ciclovia Monaco-Milano. Nei giorni scorsi si è svolto un incontro fra i quattro enti anche con un sopralluogo di tecnici. Siccome - ricorda il sindaco di Cavernago Giuseppe Togni- in quella fascia fluviale, considerata zona di esondazione, non sono previsti nel Pai (Piano per l’assetto idrogeologico del fiume Po) interventi di tipo idraulico, ad esempio la consolidazione delle sponde, allora si pensa a trovare un accordo fra i quattro enti interessati: per esempio il dirottamento della pista fuori dalla fascia fluviale. A tal proposito - secondo il sindaco - si potrebbe ipotizzare una convenzione. Chiaro che poi si dovrebbero reperire le risorse, così come accertare la natura dei terreni interessati alla eventuale deviazione, se demaniali o privati.