
Non è soltanto una semplice manifestazione zootecnica, ma è da sempre un punto di incontro tra le tradizioni che hanno...
Non è soltanto una semplice manifestazione zootecnica, ma è da sempre un punto di incontro tra le tradizioni che hanno segnato la crescita della Val Seriana e le innovazioni che riguardano il mondo dell’allevamento. Un viaggio alla scoperta dell’autenticità del territorio e di chi lo vive. Domenica torna nel borgo di Ardesio, borgo la fiera delle capre, giunta alla 25a edizione, che ogni anno richiama migliaia di persone provenienti anche da fuori regione. L’evento è organizzato dalla Pro Loco e da Flaminio Beretta, Ol Bereta come viene chiamato da tutti, classe 1948, che da quando aveva 30 anni si è ritirato a vita solitaria con un solo asino e poco più di 20 pecore.
Per l’importante anniversario, la rassegna - che include anche la 23a edizione della Fiera dell’asinello - offrirà un ricco programma. Protagonisti saranno come sempre i circa 300 esemplari di capre e becchi che provengono non solo dalla Val Seriana, ma anche da Valtellina, Val Camonica e Bassa Bergamasca. Cuore pulsante dell’iniziativa sarà anche quest’anno il concorso di bellezza che incoronerà il re e la regina tra i migliori esemplari di capra orobica e razze miste. Il concorso andrà in scena dalle 7 alle 12 di domenica. Domenica mattina sarà anche aperta la mostra fotografica “25 anni della festa delle capre“, ospitata nella vecchia casa di Flaminio Beretta. L’esposizione permetterà non solo di ripercorrere la storia della manifestazione e della figura di Beretta, l’eremita di Ardesio, protagonista di un documentario di Andrea Grasselli, ma anche di ritrovare le origini della comunità. Michele Andreucci