
Il materiale sequestrato
Sovere (Bergamo), 21 settembre 2015 - Resta in carcere M.M., il il 30enne di Sovere arrestato sabato pomeriggio dai carabinieri della locale stazione che nella sua abitazione, trasformata in una vera e propria raffineria di droga, hanno rinvenuto 150 grammi di hashish, 300 francobolli imbevuti di Lsd e 5mila euro in contanti. Lo ha deciso questa mattina, al termine del processo per direttissima, il giudice Lucia Graziosi, che ha convalidato l’arresto e rinviato il dibattimento al 19 ottobre prossimo, data in cui è prevista la sentenza.
L’uomo ha di fatto ammesso le proprie responsabilità. “Fumo tantissimo, sia marijuana che hashish e quest’ultimo lo vendo anche - ha dichiarato in aula -. Dei 5mila euro che i carabinieri mi hanno trovato in casa, 850 erano il frutto della cessione della sostanza stupefacente”. I militari da qualche tempo tenevano d’occhio il 30enne, disoccupato, già in passato segnalato alle autorità competenti per essere consumatore di droga. Sabato hanno avuto la conferma che era ormai diventato uno spacciatore con un discreto giro d’affari e hannofatto irruzione nel suo appartamento.
All’interno hanno trovato tutto l’arsenale tipico del produttore-spacciatore. A cominciare dai fiori e dalle foglie di marijuana, padellini, spatole e coltellini utilizzati per la lavorazione delle droghe, un bilancino di precisione e diverse bottigliette di vetro piene di semi oppiacei. Ma qual che ha più colpito gli investigatori dell’Arma sono stati i 300 francobolli imbevuti di Lsd: i cartoni, così vengono chiamati in gergo, formavano, uniti, due diversi rettangoli. Uno con un disegno psichedelico, un altro, più piccolo, ritraeva invece in duplice copia, proprio come un santino, Albert Hofman, lo scienziato svizzero scomparso nel 2008 e considerato il padre dell’Lsd.