Un turismo accessibile e senza barriere. Nell’anno della Capitale della Cultura, debutta a Bergamo il progetto "Storicity", promosso dalla cooperativa Bergamo Lavoro Scs, Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic) e Unione invalidi civili bergamaschi, che ha come obiettivo quello di fornire ai turisti disabili l’occasione di visitare il capoluogo orobico e la sua provincia come ogni altro visitatore, con le stesse possibilità e, soprattutto, senza le difficoltà delle barriere architettoniche. Per questo i promotori hanno messo a disposizione otto appartamenti (due a Bergamo, altrattanti a Pizzino, in Val Taleggio, e quattro ad Azzano San Paolo, Comune alle porte della città) ristrutturati a misura di disabile che potranno essere affittati per il tempo di una vacanza a prezzi agevolati. Non solo. Una volta in città o in montagna, i turisti potranno partecipare a itinerari studiati ad hoc per le loro esigenze, insieme a guide turistiche professioniste, che li accompagneranno alla scoperta delle bellezze della Bergamasca. Il progetto, del valore complessivo di circa 500mila euro, è stato sostenuto per 140mila euro da Fondazione della Comunità Bergamasca, da Fondazione Cariplo e da una fitta rete di sponsor. Attraverso un sito internet dedicato (storicity.it), la collaborazione con Visit Bergamo e altri canali di comunicazione online, il progetto varcherà i confini locali per richiamare nella Bergamasca turisti da tutta Italia. "Accoglienza e accessibilità devono essere intese come parte integrante di un pensiero inclusivo e di un progetto culturale a disposizione di tutti", sottolinea Carla Rossi, presidente di Bergamo Lavoro. "Dietro a Storicity - spiega invece Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo -, c’è anche la capacità di capire che il rilancio della città sarebbe dovuto partire da un turismo aperto a tutti". Michele Andreucci