Coronavirus, San Giovanni Bianco chiede il test sierologico

Il sindaco: "Dobbiamo sapere chi è stato contagiato e chi no". Qui e a San Pellegrino i morti a marzo sono stati venti volte di più rispetto al 2019

Il sindaco Marco Milesi, primo a destra, in municipio

Il sindaco Marco Milesi, primo a destra, in municipio

San Giovanni Bianco (Bergamo), 16 aprile 2020 -   Su un campione di 113 Comuni della provincia di Bergamo – pari al 43% del totale – 25 hanno registrato un aumento dei decessi di almeno dieci volte nel mese di marzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge da un’analisi dei dati diffusi dall’Istat pochi giorni fa sulla mortalità in Italia nei primi tre mesi del 2020. La Bergamasca guida questa triste classifica e i Comuni più colpiti sono quelli di Ponteranica in Valseriana e di San Pellegrino Terme e San Giovanni Bianco in Valbrembana, dove l’incremento dei decessi tra marzo 2019 e marzo 2020 è stato di oltre il 2000%, cioè venti volte di più.

A San Giovanni Bianco, dove il Comune è stato costretto a predisporre una serie di estumulazioni straordinarie nei cimiteri per far posto alle salme, i morti nello scorso mese di marzo sono stati 43. Dodici mesi prima erano stati appena 2. "Difficile pensare – dice il sindaco, Marco Milesi – che il Covid-19 non abbia pesato in una impennata del genere". Milesi rilancia la richiesta di un test sierologico per tutta la Valbrembana "per accertare quante persone sono state contagiate dal Covid-19 e sono guarite, quante lo hanno in corso e quante non l’hanno mai avuto. A chi ha in corso il contagio sarà richiesta una quarantena monitorata. A chi non ha avuto contatto con il virus si forniranno indicazioni e opportune protezioni, ognuno deciderà responsabilmente cosa fare".

Nell’attesa è lecito chiedersi perché un territorio come la Valbrembana sia stato così pesantemente colpito. "Ci sono diversi fattori da considerare – spiega ancora il sindaco di San Giovanni Bianco – ma tre in particolare possono assumere più rilevanza di altri: la presenza dell’ospedale proprio qui a San Giovanni, un’età media più alta rispetto a quella regionale e la presenza sul territorio di quattro case di riposo".

Valbrembana e Valseriana sicuramente epicentri dell’epidemia nella Bergmasca e sono sempre i dati dell’Istat sulla mortalità a confermarlo. Leggendo tra i numeri, non si può restare indifferenti ad almeno tre dati: Nembro, 11mila abitanti, a marzo ha avuto gli stessi decessi di Monza, una città dove vivono 150mila persone; in tutti i 113 municipi bergamaschi presi a campione dall’Istat si è registrato un aumento di decessi tra marzo 2019 e marzo 2020, con il “minimo” registrato a Verdellino (+44%); prendendo in esame il totale del campione, i decessi totali a marzo sono stati 3.895. Nei tre anni precedenti ma in tutti i 243 Comuni della Bergamasca, non si erano superate le 900 unità. È oggettivamente impensabile – riprendendo la considerazione iniziale del sindaco di San Giovanni Bianco – che il Covid-19 non abbia recitato la sua pensatissima parte in tutto questo.