Coronavirus in Val Seriana, l’altra Lodi. I casi già a quota 423

Migliorano le condizioni del bimbo di un anno

Coronavirus

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Bergamo, 5 marzo 2020 - Sono 423 i casi di coronavirus accertati nel territorio della Bergamasca fino alla giornata di ieri: 48 in più del giorno precedente. Una situazione che ha spinto le istituzioni a ragionare sulla possibilità di una nuova ‘Zona rossa’ nei comuni attorno alla cintura di Bergamo e in particolare della Media Valle Seriana, dove si registra una percentuale consistente di casi. Lo scopo, quello di rallentare la diffusione del virus, con misure che potrebbero ricalcare quelle prese nell’area della Bassa Lodigiana, dove sono stati isolati dieci comuni. "La decisione spetta al governo", fa sapere l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera. In questi giorni di difficoltà, una richiesta di Sos sta arrivando a gran voce dagli ospedali di questo territorio, sotto pressione per il crescente numero dei contagi: cercano medici e infermieri da arruolare per fronteggiare l’eccezionale mole di lavoro generata dall’emergenza. Come l’ospedale Papa Giovanni, che ieri ha pubblicato due bandi per la ricerca di specialisti. Stessa strada percorsa dall’Asst Bergamo Est (al quale fanno capo, tra gli altri, i centri di Alzano Lombardo e Seriate, fra i maggiormente esposti) che ha aperto due diverse procedure per il reclutamento di personale. Ai professionisti in pensione si è rivolto l’Ordine dei medici, che ha sottolineato l’importanza di "disporre di tutte le professionalità di cui il sistema si può avvalere".

Al virus, purtroppo, è risultata positiva anche la direttrice dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, Maria Beatrice Stasi: "Sta bene ed è in isolamento" ha assicurato Gallera, ma sono decine negli ospedali i casi di contagio nel personale. Il 12 per cento del totale, secondo le comunicazioni del Pirellone. Per fortuna, però, ci sono anche buone notizie. Per esempio, sono in miglioramento le condizioni del bimbo di un anno ricoverato lunedì a Bergamo. Il piccolo, spiegano dal Papa Giovanni, resta ricoverato in isolamento nel reparto di Patologia, ma respira da solo e il quadro non risulta particolarmente compromesso. Una notizia positiva, data l’apprensione che aveva destato la notizia del ricovero. Dimesso, invece, il primario dell’ospedale di Alzano ricoverato a Legnano: era uno dei primi casi emersi con il diffondersi delle notizie sul focolaio in Valseriana. Sta meglio anche la 61enne di Gandino ricoverata nel reparto di Malattie Infettive del Presidio Cervello di Palermo. Dal bollettino dell’ospedale la paziente, risultata positiva ai test per il Coronavirus, "è apiretica (senza febbre) ed in buone condizioni generali".

Quanto basta per intravvedere una rapida guarigione. La donna era in vacanza con il marito e una comitiva di 29 bergamaschi, per lo più pensionati, ora in quarantena in un albergo del capoluogo siciliano. Ieri, per pranzo, hanno ricevuto la solidarietà di un gruppo di chef locali, che ha portato loro in dote una gustosa scorta di casoncelli. Bergamo è apparsa più vicina.