Ciclabile e polo civico in dote dagli ex Riuniti

Consegnati gli ultimi interventi legati alla riqualificazione del vecchio ospedale. La pista collega i quartieri di Santa Lucia e Loreto lungo via Statuto

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di Michele Andreucci

Sono le ultime ricadute pubbliche legate all’operazione che ha consentito la ristrutturazione degli ex Ospedali Riuniti di largo Barozzi e la loro destinazione a nuova Accademia nazionale della guardia di finanza. Sono state presentate ieri in via Statuto, alla presenza degli assessori comunali Francesco Valesini, Stefano Zenoni, Marcella Messina e Giacomo Angeloni, la nuova pista ciclabile (che sbuca in via Innocenzo) e il nuovo padiglione destinato ad ospitare importanti funzioni civiche, entrambi realizzati nell’ambito della riqualificazione dell’ex ospedale di largo Barozzi.

La nuova pista ciclabile, struttura attesa da tempo, collega i quartieri di Santa Lucia e Loreto, lungo via Statuto, dove, fino a qualche anno fa, sorgevano gli spazi del Cups e della farmacia notturna dell’ex ospedale.

"Finalmente l’opera è pronta – hanno spiegato gli assessori di Palazzo Frizzoni –. Bergamo ha una nuova pista ciclabile che consentirà di collegare due tra i più importanti quartieri".

In questo modo, come accennato all’inizio, vanno a completarsi le opere pubbliche legate alla nuova sede nazionale dell’Accademia della Guardia di Finanza, che si trova negli spazi dove per 80 anni si sono intrecciate le attività degli Ospedali Riuniti.

Tutti i corsi sono stati riuniti a Bergamo (chiusa la sede di Castelporziano): tra il quinquennio della laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza e i corsi speciali, oltre 450 allievi graviteranno nell’area.

Alla presentazione della pista ciclabile e del padiglione erano presenti alcuni residenti del quartiere Santa Lucia, che hanno espresso il loro parere favorevole alla convenzione che il Comune ha stipulato con la guardia di finanza per la fruizione di alcuni spazi pubblici che si trovano all’interno dell’ex complesso degli Ospedali Riuniti. "Speriamo che l’amministrazione comunale – ha sottolineato Giuseppe, 69 anni – si adoperi per la più ampia fruibilità possibile alla cittadinanza".