Coronavirus, a Calcinate il laboratorio capace di processare 2500 tamponi al giorno

Una linea di 15 macchine in grado di elaborare 1 tampone ogni 28 secondi e che per fine luglio sarà operativa a pieno regime

Yumi, robot collaorativo

Yumi, robot collaorativo

Bergamo, 27 giuno 2020 - È stato inaugurato oggi, sabato 27 giugno, a Calcinate il laboratorio capace di processare un tampone ogni 28 secondi, oltre 2.500 al giorno. Si tratta di un progetto pilota per la sperimentazione di tecnologie innovative e di modalità organizzative capaci di rivoluzionare i processi operativi delle strutture di laboratorio reso possibile grazie al Distretto Rotary 2042, avvalendosi della competenza e della collaborazione dell’ASST Bergamo Est, con Porsche Consulting e Multiply  Labs (una start up con sede negli USA, ma creata da giovani bergamaschi) e in accordo con la ATS di Bergamo. I 250mila Euro donati alla ASST Bergamo Est e raccolti attraverso il progetto finanziato dal Distretto, a cui hanno aderito diversi imprenditori della zona, ha consentito l’acquisto di macchinari, kit altamente avanzati e reagenti installati nel laboratorio di circa 300 mq. nel Presidio Ospedaliero Territoriale di Calcinate (BG).

La sperimentazione è cominciata e i montaggi delle robotizzazioni, così come le prove sul campo, sono oramai terminate. La linea di 15 macchine ha già iniziato a processare tamponi ed è in grado di elaborare un tampone ogni 28 secondi, per un totale di 2500 tamponi al giorno. Tecnologie altamente sofisticate insieme a processi di digitalizzazione innovativi sono coadiuvati da un team composto da circa 12 persone tra dirigenti e tecnici, un gruppo di volontari e un servizio di assistenza da remoto per le questioni informatiche e biomeccaniche. Da qualche settimana è entrato a far parte degli addetti ai lavori anche Yumi, robot collaborativo creato da ABB Robotics, arrivato per coadiuvare i tecnici di laboratorio in alcune operazioni critiche del processo, garantendo affidabilità e sicurezza.

"Con questa azione, in grado di consentire un incremento della capacità di processare tamponi da parte dell’intero sistema sanitario regionale – ha detto il governatore Giuseppe Navarini del Rotary Distretto 2042 – siamo riusciti tutti insieme a far evolvere la medicina di laboratorio dall’attuale impostazione, in chiave di lavoro di alta qualità su piccola scala, verso un modello di tipo industriale che, mantenendo standard qualitativi di assoluta eccellenza, possa però incrementare in maniera esponenziale la quantità di prestazioni erogabili, riducendone al tempo stesso drasticamente i costi, in modo da garantire la sostenibilità da parte del sistema sanitario nazionale. Si tratta di un’iniziativa rivoluzionaria, per il momento a disposizione della provincia di Bergamo, il cui modello sarà poi messo gratuitamente a disposizione dell’intero sistema sanitario nazionale italiano e di quello degli altri Paesi europei interessati”.

“Abbiamo sviluppato un inedito concetto di laboratorio di analisi che si basa su principi di modularità e alta flessibilità – ha proseguito Josef Nierling, amministratore delegato di Porsche Consulting -. Abbiamo coniugato i vantaggi del sistema aperto, che permette di poter utilizzare reagenti generici, con la prerogativa dei più costosi sistemi chiusi, cioè la capacità di analizzare in sicurezza elevate quantità. Tutto questo è stato possibile disegnando processi innovativi che hanno valorizzato le tecnologie robotiche e digitali”.

“Sono particolarmente grato al Rotary per aver sostenuto un progetto così innovativo", ha aggiunto Francesco Locati, direttore generale ASST Bergamo Est. "Tutte queste operazioni – ha illustrato sempre Locati – si sono svolte nell’arco di questi due mesi, impegnando fortemente la nostra Medicina di laboratorio, l’Ufficio tecnico, il settore Risorse Umane, i Sistemi Informativi, che ringrazio per il lavoro che hanno svolto e svolgeranno. Intendo ringraziare anche l’Accademia dello Sport per la Solidarietà che ha fornito anche per questo progetto una donazione ad hoc. È evidente che con questa capacità di processazione e di analisi saremo in grado di garantire con tempestività il crescente fabbisogno di accertamenti virologici che rientrano nei criteri e nei programmi di sorveglianza sanitaria a questo punto a beneficio di tutta la provincia”.

“Il laboratorio di Calcinate è un punto di arrivo fondamentale per la sanità pubblica in tema di coronavirus ma anche un punto di partenza: porta infatti il sistema sanitario territoriale a processare fino a 2.500 tamponi al giorno, rende la provincia di Bergamo autonoma rispetto a questa attività cruciale nella lotta al Covid-19 e, guardando all’autunno, ci mette nelle condizioni di affrontare al meglio una eventuale seconda ondata", ha commentato Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo.

“Bergamo e molti suoi paesi sono diventati in questi mesi il simbolo dell’epidemia. Da oggi Calcinate diviene il simbolo di come il cervello, il cuore, le competenze e le risorse economiche, uniti in modo intelligente, possono creare un miracolo anche in un momento così difficile” conclude Gianfranco Gafforelli, sindaco di Calcinate e presidente della Provincia di Bergamo.

All’inaugurazione hanno partecipato diverse autorità: dall’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia Claudia Terzi ai consiglieri regionali Giovanni Malanchini e Roberto Anelli ; dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori ai deputati Maurizio Martina e Daniele Belotti fino alla senatrice Simona Pergreffi.