MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo, picchia e minaccia con un coltello la ragazza: arrestato

In tribunale però lei lo difende: voleva ritirare la denuncia

Una pattuglia della polizia di Stato

Bergamo, 10 marzo 2019 - Invece di presentarsi a casa della fidanzata con un mazzo di fiori e un invito a cena per festeggiare l’8 marzo, festa della donna, venerdì nel tardo pomeriggio, accecato dalla gelosia, è entrato nella sua abitazione, in uno stabile di via Ronchetti, nel quartiere cittadino di Redona, pretendendo dalla ragazza, una 18enne boliviana, la consegna del suo cellulare dove, secondo lui, c’era la prova del tradimento. Quindi per 30 minuti le ha fatto vivere un vero e proprio incubo: l’ha rinchiusa in casa, tenendo con sé le chiavi per non farla uscire, l’ha afferrata per il foulard che la giovane portava al collo e l’ha trascinata per terra, l’ha schiaffeggiata più volte e l’ha minacciata di morte («Ti ammazzo»), puntandole contro l’addome un grosso coltello da cucina, della lunghezza di 34 centimetri.

Alla fine, la vittima è riuscita a rifugiarsi nella stanza da letto della madre (in quel momento assente), dove c’era un grosso pitbull del quale il 23enne aveva paura, e da qui dare l’allarme con il suo telefonino alla polizia. L’aggressore, un cittadino spagnolo di 23 anni, senza fissa dimora, con precedenti per tentata rapina, è stato arrestato pochi minuti dopo, mentre era in procinto di allontanarsi, per minacce aggravate, lesioni (la 18enne ha riportato una prognosi di 10 giorni) e violenza privata.

Ieri mattina, al termine del processo per direttissima, il giudice Ciro Iacomino ne ha disposto la liberazione con la misura del divieto di dimora nella Bergamasca. Il dibattimento è stato rinviato al 3 aprile. In aula il giovane, assistito dall’avvocato Enrico Pollini, ha rilasciato delle brevi dichiarazioni spontanee: «Ho cercato di risolvere la situazione nel modo sbagliato, chiedo scusa». Poco prima che iniziasse il processo, invece, la fidanzatina si è presentata in tribunale e ha spiegato all’avvocato Pollini che voleva ritirare la denuncia, rilasciando, nonostante quello che aveva subìto, dichiarazioni d’amore nei confronti del ragazzo.