
Un ambulatorio (già presente nel centro per tutte le età a Valtesse, in via Biava 26) è stato messo a disposizione dal comune al Papa Giovanni XXIII grazie a una convezione che prevede la concessione a titolo gratuito dei locali per due anni. L’ambulatorio ospiterà una sede del servizio degli infermieri di famiglia e comunità. Sarà attiva da lunedì al sabato e rappresenterà il punto di partenza per effettuare dei tamponi a domicilio per il territorio cittadino e dei comuni dell’hinterland. L’infermiere collaborerà inoltre al monitoraggio delle persone in isolamento domiciliare e all’educazione sanitaria per i comportamenti utili a ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione da coronavirus in ambito domiciliare. In città è la prima sede operativa e risponderà al Centro di coordinamento di via Borgo Palazzo, già attivo da novembre 2020. Farà rete con le altre sedi già attivate negli scorsi mesi in Val Brembana e Valle Imagna. "Questo è il primo passo di un progetto che si estenderà ad altri quartieri della città realizzando quel progetto di prossimità della relazione e della cura a cui teniamo molto. L’integrazione tra ospedale e territorio è la vera scommessa sulla quale puntare – ha dichiarato l’assessora alle Politiche sociali Marcella Messina –. Si cerca di attuare un progetto socio sanitario in città negli spazi e nei luoghi abitati dai cittadini e dove poter rispondere maggiormente ad interventi di cura, prevenzione e promozione". Parole di soddisfazione sono state espresse da Fabrizio Limonta, direttore sociosanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII: "Ringrazio il comune di Bergamo per aver messo a disposizione questo spazio. Il nuovo ambulatorio permetterà ai nostri infermieri di famiglia e comunità di rafforzare l’azione di prevenzione del contagio". F.D.