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Allarme bostrico a Branzi: il killer degli abeti distrugge i boschi

Il bostrico sta distruggendo i boschi di abete di Branzi, causando danni ingenti e mettendo a rischio la sicurezza del territorio. Il Comune ha segnalato il problema ma gli interventi sono stati marginali. La natura del territorio rende difficile e costoso neutralizzare l'insetto.

Allarme bostrico a Branzi: il killer degli abeti distrugge i boschi

BRANZI

Un piccolo coleottero, che crea il suo habitat scavando sotto la corteccia degli alberi, sta distruggendo i boschi di abete di Branzi, piccolo centro di poco più di 600 abitanti dell’alta Valle Brembana. Si tratta dell’ormai famigerato bostrico, che si sta espandendo in tutto il territorio. "Se non si interviene trovando una soluzione ai problemi, i danni saranno davvero ingenti, con conseguenze anche per la sicurezza del territorio", spiega allarmato il sindaco di Branzi, Angelo Rossi. "Il bostrico è un male che abbiamo da qualche anno e che ci sta distruggendo tutti i boschi di abete - prosegue il primo cittadino -. Solo due anni fa parlavamo già di circa 150 ettari colpiti dal questo coleottero. Abbiamo segnalato a tutti gli enti competenti il problema e abbiamo realizzato degli interventi finanziati dalla Comunità montana e da Regione Lombardia, ma si tratta di interventi che sono stati marginali, parliamo di circa 50-60mila euro complessivi, quando ne servirebbero molti di più. E oggi noi abbiamo addirittura 300 ettari di bosco colpiti dal bostrico. Il bostrico si sta espandendo sui versanti del paese, senza alberi il terreno non è consolidato e si verificheranno frane e slavine".

Oltre ai problemi legati al coleottero, il Comune di Branzi deve anche fare i conti con le problematiche legate alla natura del territorio, che rendono ancora più difficoltoso e costoso neutralizzare l’insetto. "Una grossa difficoltà per noi - sottolinea Rossi - è rappresentata dal fatto che i nostri boschi non hanno viabilità agrosilvopastorale e portare via le piante tagliate è complicato. Alcune riusciamo in qualche modo, ma altre sono su pareti rocciose e sassose e molto in pendenza e quindi non praticabili. In più in alcune zone abbiamo le linee di alta tensione che attraversano il territorio longitudinalmente proprio sopra i boschi colpiti dal bostrico e qui non si può neppure usare l’elicottero. Di fatto, quindi, il bosco è inaccessibile". M.A.