Atalanta, Miranchuk prepara i bagagli: destinazione Torino

L'attaccante russo ormai fuori rosa lascia Bergamo con la formula del prestito oneroso e riscatto a 11 milioni

Aleksey Miranchuk

Aleksey Miranchuk

Bergamo, 30 luglio - L’Atalanta si prepara a dire "dasvidanja" al deludente attaccante russo Aleksey Miranchuk, a un passo dal Torino. In teoria un momentaneo arrivederci, in pratica un probabile addio calcistico ai colori nerazzurri quello che la dirigenza sta preparando per l’abulico attaccante moscovita classe 1995, non convincente nel suo primo anno italiano, il 2020-21, con appena 7 gol di cui solo 2 determinanti, assolutamente negativo nella passata stagione con la miseria di appena 2 gol di cui uno solo determinante (a dicembre a Verona) e una lunga sequenza di insufficienze in pagella. 

Numeri eloquenti per una bocciatura senza e senza ma per Miranchuk: in due anni a Bergamo appena 9 gol in due stagioni tra campionato e coppe. Due anni senza incidere, senza mettere mordente e grinta nel gioco, pur mostrando in rari sprazzi una classe cristallina e un tocco di palla invidiabile. Due anni tra l’altro costellati da continui piccoli infortuni. Senza la crisi di Ilicic il 27enne russo sarebbe partito a gennaio, destinazione Genoa: dopo il blackout dello sloveno era rimasto, ma nonostante le assenze davanti dei colombiani, per i loro vari infortuni, non ha mai dato un apporto realizzativo. 

Inevitabile la separazione, lenta e complicata: nessuno a giugno si è fatto seriamente avanti per averlo, qualche contatto con Verona, Bologna e Sassuolo ma nulla di concreto. Tanto che l’Atalanta ha dovuto convocarlo per il raduno e Gasperini gli ha concesso una passerella nella prima amichevole di luglio contro la Rappresentativa Val Seriana, contro cui ha segnato una tripletta, prima di metterlo di fatto fuori rosa insieme all’altro attaccante in esubero, Josip Ilicic.

Nelle ultime ore il Torino, forse anche dopo le note tensioni tra il tecnico Juric e il ds Vagnati, si è fatto avanti per averlo, con la consueta formula del prestito oneroso e del riscatto a determinate condizioni. L’intesa si dovrebbe raggiungere per un prestito da 1 milione e un riscatto a 11, per un totale di 12 milioni, qualcosa meno rispetto ai 15 milioni spesi due anni fa dalla Dea per acquistarlo dal Lokomotiv Lipsia. 

Miranchuk rappresenta forse il peggior acquisto in assoluto dell’era Percassi, considerando il costo, l’ingaggio e le aspettative per un giocatore che aveva dimostrato di saper fare la differenza a livello internazionale segnando sia in Champions League che con la nazionale (andando a segno anche agli ultimi Europei 2020), ma che a Bergamo non ha mai ingranato.