Varese, voragini nel ventre dell'ex caserma Garibaldi: analisi coi radar

Tecnici al lavoro e cantiere fermo, mentre torna a prendere corpo l'ipotesi abbattimento di Paolo Candeloro

Un'immagine dell'ex caserma Garibaldi

Un'immagine dell'ex caserma Garibaldi

Varese, 24 aprile 2015 - Cantiere fermo in via Magenta dopo la scoperta di alcune voragini formatesi sotto le fondamenta dell’ex caserma Garibaldi. Le cavità sono state trovate da un gruppo di operai al lavoro per mettere in sicurezza il vecchio edificio situato nell’area di piazza della Repubblica, intervento che consisteva proprio nell’abbassamento delle fondamenta della struttura. A questo punto, però, le operazioni potrebbero rimanere ferme a lungo, fino a quando cioè i tunnel sotterranei non saranno colmati.

Non appena venuto a conoscenza dell’imprevisto, il Comune di Varese si è attivato per individuare un pool di tecnici incaricati di analizzare la situazione, stabilendone le cause e proponendo possibili soluzioni. Il team sarà guidato dal professor Francesco Colleselli, titolare di uno studio di ingegneria a Padova e docente di Geotecnica all’Università di Brescia, già arrivato in città per un primo sopralluogo all’ex caserma. Appurata la presenza delle voragini, i tecnici dovranno innanzitutto capire quante sono le cavità e definirne la profondità, dopodiché - utilizzando un metodo che prevede l’impiego di onde radar - studieranno a fondo le condizioni delle fondamenta della struttura per stabilire come procedere.

"Il Comune sta per assegnare ufficialmente l’incarico - rivela l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Santinon -. Per il momento è stato compiuto unicamente un sopralluogo conoscitivo: i tecnici analizzeranno poi la situazione e cercheranno le soluzioni migliori per risolvere il problema. Dobbiamo capire quanto sono pericolose queste voragini e se sarà possibile riprendere i lavori di messa in sicurezza dell’ex caserma, ma penso che il cantiere resterà fermo per almeno un mesetto". Fra l’altro, nelle fondamenta dell’edificio è stata trovata anche una consistente quantità d’acqua, che potrebbe essere proprio all’origine delle cavità scoperte alcune settimane fa.

La presenza delle voragini ha rilanciato l’ipotesi, auspicata da tanti cittadini, dell’abbattimento dell’ex caserma Garibaldi. Centinaia di residenti a favore della demolizione si sono riuniti nel gruppo Facebook "Facciamo respirare Varese", tramite il quale diffondono la loro posizione. "Non smetteremo di lottare - scrivono dalle pagine del noto social network - per evitare che un manufatto degradato e fatiscente venga ristrutturato a spese della collettività". Sulla struttura, però, pesa il parere della Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici e della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, secondo le quali l’edificio non può essere buttato giù perché tutelato per legge in quanto risalente a oltre 70 anni fa e perché "significativo esempio di architettura militare".

Il tutto, mentre nei giorni scorsi il governatore lombardo Roberto Maroni ha annunciato che i primi interventi di riqualificazione del comparto di piazza della Repubblica scatteranno a giugno, con la realizzazione di un nuovo teatro e di diversi spazi per la cultura prevista nel giro di tre anni: la conclusione dei lavori all’ex caserma è fissata per il 2016.