Escursionista disperso, una traccia illude: ma Paolo non si trova

Un cane ha fiutato una pista che, però, si è rivelata senza esito. Ricerche sospese: per domani previste pioggia e neve

Paolo Rindi durante un'escursione

Paolo Rindi durante un'escursione

Varese, 6 febbraio 2016 - Al quarto giorno di ricerche, ancora nessuna traccia di Paolo Rindi, il 19enne di Varese disperso nel Parco nazionale della Val Grande, che si estende tra Verbania e Domodossola.

Gli uomini del soccorso alpino hanno messo in campo anche un cane molecolare, in grado di seguire le tracce umane grazie al suo fiuto, e un piccolo drone con una telecamera ad alta definizione che ha sorvolato alcune zone impervie. Ma Paolo, varesino, sembra scomparso nel nulla. 

Ieri il cane ha fiutato una traccia proprio nella zona di Cicogna, che però non ha portato a nulla. Conferma, però, il passaggio di Paolo su quei sentieri. I soccorritori si sono concentrati anche sulla zona del Rio Pogallo e del torrente San Bernardino.

Infine, le ricerche sono state sospese. Anche perché per domani sono previste pioggia e neve, e le condizioni meteo rendono ancora più difficile battere i sentieri impervi. 

«Abbiamo fatto tutto il possibile per trovarlo ma purtroppo non sono emersi elementi utili», spiega Matteo Gasparini, alla guida della decima delegazione Val d’Ossola del soccorso alpino.

I genitori coltivano però la speranza che Paolo, studente di filosofia, sia ancora vivo. Il papà e la mamma da giorni si trovano nella Val Grande, per seguire da vicino le ricerche, alle quali stanno partecipando alcuni amici.