Varese, Della Chiesa si difende: "Cinque anni sempre sotto tiro"

Sfogo su Facebook dell’ex direttrice dell’Agenzia del turismo indagata per truffa e peculato

Paola Della Chiesa, ex direttrice dell'Agenzia del turismo

Paola Della Chiesa, ex direttrice dell'Agenzia del turismo

Varese, 25 maggio 2016 - Dopo che le sue note spese sono finite sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Varese, Paola Della Chiesa, l’ex direttrice dell’Agenzia del turismo della Provincia indagata per truffa e peculato, si difende con un post sulla sua pagina Facebook. E ripercorre il quinquennio alla guida della struttura - creata all’inizio del mandato del leghista Dario Galli per promuovere il turismo nel Varesotto - con una cronologia degli "attacchi" che, secondo la sua versione, avrebbe subito dal 2010, quando si è insediata. Lancia anche un hashtag su Twitter (#iostoconpaoladellachiesa) in sostegno di se stessa.

L'inchiesta a sua carico, coordinata dal pm Massimo Politi, secondo la sua autodifesa sarebbe quindi il punto d’arrivo dopo una serie di polemiche sollevate anche sulla stampa locale. Polemiche iniziate nel 2010, il giorno della firma del contratto, con un "benvenuto coi fiocchi" e proseguite nei mesi successivi. "Sporadicamente - scrive su Facebook - c’era sempre qualcosa che non andava bene sull’Agenzia del turismo".

L’excursus sui presunti attacchi subiti anno dopo anno si conclude con il 2015, quando il nuovo presidente della Provincia di Varese, Gunnar Vincenzi, decide di chiudere l’ente. Iniziano quindi "cause legali e decreti ingiuntivi per Tfr mai pervenuto". Paola Della Chiesa respinge anche l’accusa di aver creato un buco nel bilancio perché "tutti i bilanci dell’Agenzia con me come direttore si sono chiusi con segno positivo". Scrive, infine, di aver creato una "piccola società di consulenza" per "fare quello che mi piace collaborando con le poche persone che non mi hanno chiuso la porta in faccia". E conclude il lungo post augurando "lunga vita a tutti" perché "da me avrete sempre e comunque un bel sorriso". L’autodifesa ha raccolto alcuni messaggi di solidarietà. Tra gli altri, quello del sindaco di Gazzada Schianno, la leghista Cristina Bertuletti, che parla di "fango" sull’ex direttrice dell’Agenzia del turismo.

Paola Della Chiesa rischia quindi di finire a processo e rispondere davanti a un giudice delle accuse contestate. Al centro dell’inchiesta - avviata dopo un esposto presentato da Gunnar Vincenzi - presunte spese personali, tra cui viaggi e cene, con i fondi dell’ente. Spese per un totale di oltre 30mila euro, relative a tutti i cinque anni della sua direzione, che secondo l’accusa non sarebbero state giustificate regolarmente.