Malpensa, firmato l’accordo sul rumore: dopo 17 anni trovata l’intesa

Le novità riguardano l’utilizzo della pista 35L (di sinistra) che ogni due giorni potrà essere utilizzata un’ora in più al giorno e una nuova rotta, la 070, tra Casorate Sempione e Arsago Seprio, in questo modo diminuirà la popolazione esposta fino ad oggi al rumore a Casorate Sempione e Arsago Seprio di Rosella Formenti

L'aeroporto di Malpensa

L'aeroporto di Malpensa

Malpensa, 24 febbraio 2015 - Quasi una giornata storica ieri per i comuni di sedime di Malpensa: dopo 17 anni dall’apertura dell’aeroporto è stato firmato l’accordo per quanto riguarda lo scenario delle rotte di decollo che tiene conto dell’equa ripartizione del disagio. Un atto atteso dai sindaci che ieri si sono incontrati a Malpensa al tavolo della Commissione aeroportuale con Sea, Enac, Enav, Provincia di Varese, Regione Lombardia. «Abbiamo aspettato 17 anni – dice Claudio Montagnoli, sindaco di Arsago Seprio – adesso l’accordo c’è, non è un traguardo ma un punto di partenza. Io ho sempre sostenuto la necessità dell’equa ripartizione del disagio, finalmente questa necessità è stata accolta. Ritengo l’accordo che come sindaci abbiamo sottoscritto un risultato importante per il territorio e non per un singolo comune. Ora lo scenario di riferimento delle rotte c’è, vedremo i suoi effetti nel momento dell’applicazione». Le novità riguardano l’utilizzo della pista 35L (di sinistra) che ogni due giorni potrà essere utilizzata un’ora in più al giorno e una nuova rotta, la 070, tra Casorate Sempione e Arsago Seprio, in questo modo diminuirà la popolazione esposta fino ad oggi al rumore a Casorate Sempione e Arsago Seprio.

«Un accordo importante – commenta Mauro Cerutti, sindaco di Ferno e presidente di turno di Ancai (associazione nazionale comuni aeroportuali) – adesso lo scenario di riferimento c’è, dopo anni di attesa e questo ci permette di sollecitare quel 7% sugli investimenti di Sea che la società di gestione deve accantonare e devolvere per gli interventi di mitigazione ambientale. Fino ad oggi non è stato possibile rivendicarli, ora invece questo è possibile. E sono fondi indispensabili per le nostre amministrazioni comunali per sostenere opere che riducono l’impatto del rumore, pensiamo ad esempio ad interventi di insonorizzazione delle abitazioni che ne hanno necessità». Ieri Cerutti ha richiesto attenzione ai rappresentanti della Regione sull’Iresa, la tassa sul rumore mai applicata. «Noi sindaci chiediamo che la tassa sul rumore, che deve essere pagata dalle compagnie aeree venga finalmente applicata anche dalla Regione Lombardia, che l’ha approvata ma mai attuata – spiega Cerutti - Si segua l’esempio della Regione Lazio che la applica dallo scorso anno. Da parte mia porterò la questione sul tavolo di Ancai alla prossima riunione a Roma».