Busto Arsizio, "Salviamo i 14 tigli del viale". Centinaia di firme in poche ore

No al taglio per fare spazio alla rotonda

Busto Arsizio, il luogo della rotonda

Busto Arsizio, il luogo della rotonda

Varese, 15 dicembre 2017 - Appena avviata, in poche ore, la petizione online “salvatigli” del viale Duca d’Aosta ha raccolto centinaia di adesioni. E continua nei prossimi giorni con l’obiettivo di collezionare tantissime firme in modo da poter davvero bloccare il taglio di 14 alberi, sacrificati al progetto di realizzazione della nuova rotatoria tra via Mameli e viale Duca d’Aosta. A promuovere l’iniziativa un cittadino residente nella zona interessata dall’intervento, che “dà voce” ai tigli con l’appello online lanciato ai cittadini: «Noi tigli siamo in pericolo, noi non possiamo muoverci dal viale, ma tu puoi salvarci firmando la petizione».

E centinaia di persone l’hanno già fatto. Sostiene l’iniziativa Andrea Barcucci, presidente del circolo bustese di Legambiente, da sempre contrario al progetto della rotonda inserita nel piano di realizzazione del nuovo punto vendita Coop (investimento da 15 milioni di euro per Coop Lombardia). «Quegli alberi devono rimanere al loro posto – ribadisce – ho inviato una lettera al sindaco Emanuele Antonelli e l’ho invitato a rivolgersi alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia per ottenere la messa a tutela dell’asse stradale e paesaggistico del viale, salvando gli esemplari che dovrebbero invece essere tagliati». Copia della lettera è stata inviata anche al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

Nei giorni scorsi sulla questione sono intervenuti i vertici di Coop Lombardia e i professionisti che hanno curato il progetto del nuovo supermercato ribadendo l’utilità della rotonda per ridurre l’impatto del traffico indotto dall’apertura del nuovo punto vendita. Hanno inoltre spiegato che il taglio dei 14 tigli sarà compensato con l’innesto di 20 nuove piante con esemplari che saranno aggiunti sulle porzioni nuove di viale. Ma l’intervento continua a far discutere.