Busto Arsizio, protesta contro la nuova rotonda: "Salviamo i tigli"

Giorni decisivi per il progetto di recupero dell’ex Borri targato Coop

IL PRESIDIO Legambiente e altri sodalizi intendono battersi per evitare che 14 piante vengano tagliate per far posto alla rotatoria

IL PRESIDIO Legambiente e altri sodalizi intendono battersi per evitare che 14 piante vengano tagliate per far posto alla rotatoria

Busto Arsizio (Varese), 18 dicembre 2017 - Settimana decisiva per la nuova rotonda da realizzare all’incrocio tra via Mameli e viale Duca d’Aosta e per il piano di recupero dell’ex Borri, compreso nel progetto del nuovo punto vendita Coop, quasi ultimato. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare l’autorizzazione ai lavori per la rotatoria che il sindaco Emanuele Antonelli vorrebbe però far slittare all’estate. Prima di Natale dunque l’amministrazione comunale dovrebbe chiarire in modo definitivo la sua posizione in merito all’opera che Coop Lombardia ritiene indispensabile in vista dell’apertura del nuovo punto vendita realizzato nell’area a ridosso del complesso ex Borri, di proprietà comunale, e al suo piano di recupero proprio dell’ex calzaturificio, in stato di degrado. Ancora qualche giorno di riflessione per valutare se ci sia la possibilità di trovare un accordo oppure sarà rottura tra le parti: lo scontro si aprirebbe proprio sugli interventi per risanare l’ex Borri, che il sindaco è pronto a respingere.

Intanto ieri una quarantina di cittadini ha risposto all’appello lanciato dal circolo bustese di Legambiente partecipando al presidio davanti all’ex Borri per ribadire il no alla rotonda la cui realizzazione comporterebbe il taglio di 14 tigli lungo viale Duca d’Aosta. "Noi ribadiamo che l’opera è da mettere nel cassetto, la rotatoria non risolve i problemi ma ne crea – ha detto Andrea Barcucci, presidente del circolo bustese del Cigno Verde –. Aspettiamo dal sindaco Antonelli e dall’amministrazione un no ai lavori. Sono altri gli interventi necessari per migliorare la viabilità e dare più sicurezza, ma la rotatoria è da escludere. Inoltre è inaccettabile che per realizzarla vengano sacrificati 14 tigli. Le piante non si toccano, sono un patrimonio della città e vanno salvaguardati, per questo ho inviato una lettera al sindaco al quale ho chiesto di intervenire presso la Regione per ottenere il riconoscimento per gli alberi della tutela paesaggistica vista la loro età".

Al presidio erano presenti alcuni residenti nella zona: «Non capiamo l’utilità della rotonda – hanno detto –: ci saranno più problemi per i pedoni che oggi invece possono attraversare al semaforo. Ed è assurdo che per quest’opera vengano eliminati 14 tigli lì da decenni, una ferita al viale che non potrebbe essere in alcun modo rimarginata». La mobilitazione di Legambiente continua: domani sera i volontari saranno presenti in consiglio comunale per distribuire un volantino nel quale ribadiscono il no alla rotonda e la necessità di salvare i tigli per i quali pochi giorni fa è stata lanciata online una petizione che ha già raccolto quasi 1.000 firme. Da parte sua Coop Lombardia attende dal Comune l’autorizzazione per i lavori; quanto ai 14 tigli che dovrebbero essere eliminati il progetto prevede la collocazione a dimora di 20 nuove piante.