Sondrio cambio al vertice. Il questore Fabiano va a Bergamo: «Lascio una Valtellina tranquilla»

L'addio: "Da domani guiderò la questura di Bergamo, in sostituzione del collega Dino Finolli come sapete indagato dalla locale Procura"

Al centro il questore di Sondrio Girolamo Fabiano

Al centro il questore di Sondrio Girolamo Fabiano

Sondrio, 1 aprile 2015 «Da domani (oggi per chi legge: ndr) guiderò la questura di Bergamo, in sostituzione del collega Dino Finolli come sapete indagato dalla locale Procura. Lo conosco da 30 anni, lo conosco da sempre, ho il desiderio che possa chiarire al più presto la sua posizione e che sia effettivamente in grado di dimostrare che lui nulla ha a che fare con le ipotesi accusatorie avanzate dai magistrati».

Il questore di Sondrio, Girolamo Fabiano, 58 anni, barese, dal 1° settembre 2013 in città, attraverso un breve incontro con la stampa ha voluto portare il suo saluto alla comunità valtellinese e valchiavennasca, «certo che i residenti possano continuare a vivere in una Valle tranquilla, dove non passa giorno in cui gli abitanti non collaborino, non chiamino, favorendo così il tempestivo intervento delle Volanti (affidate al dirigente Matteo Berna Nasca), le indagini della Squadra Mobile e della Criminalpol per garantire il più alto livello di sicurezza».

A poche settimane dalla sua partenza, era stata smantellata una banda albanese di 7 elementi dedita ai furti in casa. «La Mobile diretta da Carlo Bartelli l’ho compulsata - dice col sorriso stampato sulle labbra che ha caratterizzato in positivo i suoi rapporti anche coi media - e vi assicuro che quando ha avuto un elemento su cui investigare lo ha fatto e con ottimi risultati. Come pure molto bene ha operato la Criminalpol, guidata da Massimo Castelli, che con provvedimenti ad hoc ha colpito 33 soggetti».

Ma nel momento del commiato, affiancato pure dalla vicaria Vittoria Rissone (che ora gli subentra, in attesa che entro maggio ci sia la nomina del suo successore in Valtellina), dal capo Ufficio di Gabinetto, Domenico Ricciotti, il più longevo (quanto a permanenza in Valle) dirigente, e dal capo della Polstrada Gabriele Biasini, il dottor Fabiano ha sottolineato pure l’immane lavoro svolto dai poliziotti coordinati da Faustino Bertolini, il numero uno dell’Ufficio Immigrazione, pronto ad affrontare l’emergenza sbarchi con gli arrivi degli immigrati nel nostro territorio, ma anche a velocizzare le pratiche per le espulsioni dall’Italia di extracomunitari malavitosi, dediti in prevalenza ai furti e allo spaccio in provincia in un’opera di prevenzione e repressione che non ha mancato di dare le meritate soddisfazioni alla Polizia. «Sono orgoglioso di tutto il personale che ho guidato - ha concluso Fabiano - senza dimenticare l’azione delicata svolta dalla Digos».

Ricordiamo, a titolo di cronaca, che il dottor Finolli, qualche anno fa, prestò servizio nella questura del capoluogo valtellinese come vicario, prima della promozione a questore e dell’importante incarico nella città dei Mille.