Sondrio, Molteni contro l'accorpamento delle Prefetture

Il sindaco: "Difendiamo il nostro territorio montano e i suoi servizi"

Il sindaco Alcide Molteni

Il sindaco Alcide Molteni

Sondrio 1 ottore 2015 - Il sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, esprime disappunto per lo schema di decreto che riorganizza gli uffici del Ministero e accorpa la prefettura di Sondrio con Bergamo. «Nonostante le affermazioni del Governo sul mantenimento di un territorio come il nostro, con elementi che lo differenziano dal resto - esordisce Molteni-, quando si declina e definisce tale differenza, emerge la forte discrepanza tra dire e fare. Si applicano soluzioni uguali agli altri territori non montani». Come nel caso della soppressione della prefettura e accorpamento con Bergamo.  «Il cittadino, per accedere a servizi di cui ha diritto, oltre a pagare le tasse, dovrà sobbarcarsi costi extra (i non pochi chilometri  per raggiungere Bergamo): sarà come pagare due volte. Per non parlare, poi, del venir meno dell’unico centro di potere e di riferimento rimasto, visto lo smantellamento del ruolo e del sistema di potere della Provincia. Il viceprefetto  Angeri, viceprefetto, si è fatto carico del caso profughi in maniera eccelsa. Non credo sarebbe stato lo stesso se fosse stato in mano agli enti locali. 

Anche la sicurezza verrebbe intaccata. «Se i dati ci dicono che la provincia, così com’è, è più sicura, significa che nulla va cambiato - prosegue -.  Fortunatamente, almeno dal comandante dei Carabinieri in visita in provincia, mi è arrivata la conferma che la modalità di lavoro dell’Arma qui non sarà modificata. Il modello che abbiamo funziona, lo devono capire anche a Roma». Anche il sistema sanitario e di trasporto non rispecchiano la nostra conformazione. «Da parte del Governo - aggiunge- c’è mancanza di conoscenza e insensibilità, ma anche, credo, la volontà specifica di distruggere gli enti periferici per rendere tutto più accentrato. Riteniamo che la prefettura e tutto il resto debba rimanere. Da sindaco e da uomo libero da ogni ingerenza, chiedo ai nostri parlamentari di stimolare la sensibilità nel Governo»